Nel 2024 gli italiani hanno speso 111,6 miliardi di euro per l’acquisto di prodotti non alimentari monitorati da GS1 Italy. Rispetto al 2023, la spesa è cresciuta dello 0,6%, in leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,1%), mentre nel medio periodo la crescita è stata significativa: +18,6% rispetto al 2020, anno della pandemia. Parallelamente, la rete dei punti vendita fisici non food si è ridotta: nel 2024 è scomparso lo 0,4% dei negozi, proseguendo un trend negativo che continua da anni. Tra il 2020 e il 2024, considerando il saldo tra nuove aperture e chiusure a parità di insegne, la rete commerciale si è ridotta di -12,3%.
I comparti Non
Food nel 2024
Elettronica di consumo
Nonostante un calo di -0,5% del fatturato, l’elettronica di consumo riconquista
il primo posto per giro d’affari, con 21,8 miliardi di euro di sell-out.
Abbigliamento e calzature
Scende al secondo posto con 21,6 miliardi di euro, sostanzialmente stabile
rispetto al 2023.
Mobili e arredamento
Con 15,7 miliardi di euro, registra un leggero calo (-0,3%).
Bricolage
Chiude la top 4 con 13,3 miliardi di euro, in calo dell’1,4%.
Questi quattro comparti
rappresentano il 65% del valore totale dell’Osservatorio Non Food.
Crescite significative:
Declini:
Stabilità: Casalinghi +0,2%
Dove e come
fanno shopping gli italiani
Gli italiani hanno continuato a
preferire grandi superfici specializzate (GSS) per convenienza e servizio,
soprattutto per prodotti che richiedono assistenza pre e post vendita. Cresce
anche il ricorso a grandi magazzini, farmacie, factory outlet, negozi
dell’usato e discount, che nel 2024 hanno aumentato il giro d’affari nel non
food.
L’ecommerce conferma la sua
rilevanza, soprattutto in edutainment (57,6%), elettronica di consumo (29,3%) e
videogiochi (88,9%). Crescono gli acquisti online in telefonia, fotografia,
hardware, multimedia, piccoli elettrodomestici e profumeria.
Rete di
vendita e agglomerazioni commerciali
L’Osservatorio suddivide la
rete moderna extra alimentare in sei tipologie di agglomerazioni, che nel 2024
contano oltre 30.000 punti vendita appartenenti a 316 retailer.
I dieci trend di consumo del 2024
“Dall’Osservatorio Non Food abbiamo identificato i dieci
macro-trend che hanno caratterizzato il 2024, raccontando i nuovi atteggiamenti
degli italiani nei confronti degli acquisti extra alimentari – dichiara Samanta
Correale, Business Intelligence Senior Manager di GS1 Italy. – Dalla
‘comfortability’ alla ‘leisurizzazione’, dalla tirannia della convenienza alla
riscoperta di canali commerciali alternativi, queste tendenze hanno
attraversato tutti i 13 comparti rilevati. L’attenzione al benessere e all’immagine
ha spinto la spesa in cosmetici, automedicazione, attrezzature sportive e
servizi legati al wellness, aumentando anche l’attrattività di centri
commerciali e factory outlet. Al contrario, l’esigenza di semplificazione
quotidiana ha favorito prodotti facili da usare, assortimenti limitati ma
selezionati e retailer affidabili per competenza e servizi pre e post vendita.”
1. L’economia della comodità
La comodità è diventata un valore imprescindibile per i
consumatori, che vogliono avere tutto a portata di mano, sia online sia
offline. La casa non è più solo un luogo in cui vivere, ma uno spazio curato,
accogliente e versatile, pensato per il benessere e il comfort. Gli ambienti
domestici sono sempre più smart, con postazioni professionali per il lavoro da
remoto, dispositivi digitali avanzati, servizi di streaming e spazi outdoor
attrezzati per il relax. Anche abbigliamento, calzature e cosmetici si adeguano
a questa tendenza: i capi sono pratici e versatili, le calzature confortevoli e
i cosmetici multifunzionali.
Il consumatore moderno privilegia esperienze di acquisto rapide e
senza limiti di orario, concentrando più categorie merceologiche in un unico
punto vendita. Cresce la domanda di dispositivi tecnologici multifunzionali,
come smart device e soluzioni cloud, che sostituiscono elettrodomestici
classici o supporti di storage tradizionali. L’e-commerce si distingue per
praticità e ampia scelta, mentre le grandi superfici alimentari puntano su
convenienza e promozionalità stagionale, e le superfici specializzate si
rafforzano nella consulenza e nell’assistenza. L’integrazione tra canali fisici
e digitali diventa fondamentale, con i click & mortar retailer a farne il
punto di forza.
2. Show must go on. Everywhere
La quotidianità degli italiani diventa sempre più leisure e
spettacolo. I retailer puntano a coinvolgere i consumatori tramite social
network, video, tutorial, blog, realtà aumentata e gamification, trasformando
l’esperienza d’acquisto in intrattenimento. Il fenomeno “kid adult” porta gli
adulti a interessarsi a giochi iconici del passato, prodotti per il benessere
mentale e dispositivi per gaming, aumentando il pubblico dell’edutainment.
La casa si evolve in uno spazio multifunzionale, con attenzione a
home theatre, complementi d’arredo di design, palette cromatiche audaci e
attrezzature sportive domestiche o outdoor. L’interesse per attività
individuali legate al fitness, allo yoga e al pilates cresce, integrandosi
nella routine quotidiana e favorendo libertà di tempo e spazio. Anche hobby
creativi e esperienze outdoor diventano centrali, con un approccio informale e
sostenibile.
3. Servizio, servizio, servizio
Gli italiani non cercano solo nuovi prodotti, ma anche servizi e
soluzioni personalizzate. Profumerie, negozi di abbigliamento, ottici,
mobilieri, librerie e cartolerie offrono consulenze dedicate, progettazioni su
misura e servizi post-vendita, consolidando la fedeltà dei clienti. Nei centri
commerciali, servizi innovativi – postali, sanitari o professionali –
rappresentano fino al 28% dell’offerta complessiva, rispondendo ai nuovi
bisogni di comodità e personalizzazione.
La capacità di offrire consulenza, esperienze d’uso e assistenza
diventa il fattore differenziante per fidelizzare clienti sempre più esigenti,
anche nei comparti bricolage e attrezzature per la casa, dove corsi, noleggio
strumenti e taglio su misura rafforzano il legame con la clientela.
4. Più sani, più belli. E più tonici
Il benessere fisico e l’attenzione all’aspetto estetico guidano le
scelte dei consumatori. Crescono le vendite di cosmetici, profumi, dispositivi
per igiene personale, integratori alimentari e occhiali premium, tutti prodotti
legati a salute, forma fisica e lifestyle attivo. La spesa per profumeria è
aumentata dell’8% nel 2024, con una crescita quinquennale del 47,3%.
Anche i prodotti di automedicazione registrano un aumento
significativo (+22,9% in cinque anni), confermando una maggiore consapevolezza
degli italiani nella gestione autonoma della salute. Cresce l’interesse per
attrezzature sportive domestiche, attività individuali di fitness, yoga e
pilates, così come per dispositivi digitali che monitorano prestazioni e
salute. Il tempo libero si orienta anche verso hobby creativi e esperienze
outdoor, in linea con uno stile di vita attivo, sostenibile e informale.
5. The price is king
Il risparmio guida le scelte dei consumatori, che cercano il
miglior prezzo e promozioni vantaggiose. Nel 2024, nonostante inflazione
contenuta e aumento delle retribuzioni, i consumi non alimentari sono cresciuti
solo dello 0,6%. Le grandi superfici alimentari consolidano la loro immagine di
canale conveniente, intercettando la domanda d’impulso in segmenti come
abbigliamento sportivo, elettronica, giocattoli, prodotti di automedicazione e
libri.
Anche le grandi superfici non specializzate beneficiano della leva
prezzo, con aumenti in alcuni settori come l’elettronica di consumo (+2,5%).
L’e-commerce continua a crescere dove consente confronti immediati e offerte
promozionali, soprattutto in automedicazione (+9,6%), profumeria (+14,2%) ed
elettronica (+1,2%). Gli incentivi fiscali come bonus e eco-bonus influenzano
la spesa solo nel breve periodo.
6. Un acquisto è per sempre
I valori di sostenibilità e risparmio spingono i consumatori verso
prodotti durevoli, usato e ricondizionato, riparazioni e riciclo creativo. Lo
smart working e la maggiore permanenza in casa incentivano miglioramenti
funzionali ed estetici degli ambienti domestici, con acquisti mirati a
illuminazione, arredo fai-da-te, casalinghi di design e tessile casa (+2% nel
2023, +20,4% in cinque anni).
Il mercato dell’usato coinvolge il 63% degli italiani, con 27
miliardi di euro di fatturato, trainato dal canale digitale che supera quello
fisico. I retailer rispondono con nuovi servizi di riparazione, riacquisto
dell’usato e prodotti progettati per durare più a lungo, favorendo
sostenibilità e valore nel tempo.
7. La rivincita degli “altri”
Mercatoni, grandi magazzini, cash & carry, outlet, discount,
farmacie, tabaccherie e ambulanti mostrano segnali positivi, soprattutto in
abbigliamento ed elettronica di consumo, grazie ad accessibilità, comodità e
convenienza di prezzo. I canali dell’usato e del ricondizionato crescono come
alternative flessibili e sostenibili, in particolare nel mondo dell’elettronica
e dell’abbigliamento, con aumenti significativi negli ultimi cinque anni.
8. Effetto sandwich
Il mercato si polarizza: canali low price e premium crescono,
mentre chi sta nel mezzo soffre. Da un lato, best seller entry level a basso
costo; dall’altro, prodotti premium di design, ad alte prestazioni e
multifunzionali. Anche la casa segue il trend premium, con prodotti durevoli,
personalizzabili e sostenibili. I negozi specializzati mantengono la leadership
grazie alla qualità, al design e alla capacità di intercettare nicchie di
mercato, giustificando prezzi più elevati e offrendo personalizzazione nella
progettazione e nei materiali.
9. Make it easy
L’eccesso di offerta e di informazioni può confondere i
consumatori, che preferiscono soluzioni semplici, immediate e poco impegnative.
Crescono i negozi specializzati per assortimento, promozioni continuative e
capacità di problem solving. Nel bricolage e nei casalinghi, la profondità
dell’offerta e la competenza del personale diventano elementi chiave. Anche
nell’abbigliamento e negli accessori, i consumatori riscoprono il valore
dell’acquisto in presenza, con display chiari, accesso immediato ai prodotti e
servizi mirati.
10. Intelligenza artificiale
L’AI entra nel Non Food come leva strategica per personalizzare
l’offerta, prevedere la domanda e ottimizzare la logistica. Migliora
l’esperienza online e in-store con virtual try-on, chatbot sofisticati e
configuratori 3D. I prodotti diventano più intelligenti, performanti e
adattabili alle esigenze dei consumatori, generando nuovi bisogni, come
maggiore capacità di archiviazione digitale o funzionalità avanzate negli
smartphone e nella fotografia mirrorless. L’intelligenza artificiale
rivoluziona anche il commercio digitale, rendendolo predittivo, personalizzato
e automatizzato, con un impatto crescente sulla customer satisfaction.