Vinted e la cartoleria: Il second-hand come nuova frontiera del valore

29 ottobre 2025
Il fenomeno del second-hand arriva anche in cartoleria: penne rigenerate, refill e manutenzione diventano simboli di un consumo più consapevole. Vinted insegna: la qualità che dura vale più del nuovo.

L’ascesa di Vinted, marketplace che nel 2024 ha superato gli 800 milioni di euro di ricavi (+36% sul 2023), mostra come il consumo second-hand sia ormai fenomeno strutturale e trasversale. Se fino a poco tempo fa interessava soprattutto la moda, oggi il modello si sta espandendo verso design, accessori e – in modo ancora embrionale ma significativo – cartoleria e strumenti da scrittura.

È una trasformazione silenziosa ma potenzialmente profonda. L’idea di dare una “seconda vita” agli oggetti si sposa perfettamente con la filosofia della cartoleria di qualità, che da sempre valorizza durata e riparabilità. Penne di fascia alta, refill, taccuini ricaricabili e accessori di design non sono semplici strumenti, ma oggetti che attraversano il tempo: il mercato second-hand diventa così un canale naturale per amplificare questi valori.

Su Vinted compaiono sempre più spesso penne stilografiche, set da scrivania vintage e notebook di marchi iconici. È un mercato di nicchia ma in crescita, che può generare nuove occasioni di relazione tra consumatore e punto vendita. Chi acquista una penna di pregio di seconda mano, ad esempio, si rivolge poi alla cartoleria per refill, pulizia o manutenzione, rafforzando il ruolo del negozio come luogo di servizio e consulenza.

La logica del second-hand introduce anche una nuova sensibilità: quella della sostenibilità. Oltre il 65% degli utenti Vinted dichiara di possedere almeno un quarto del proprio guardaroba di seconda mano – un segnale di consumo consapevole e circolare. Se questa mentalità si estende agli strumenti da scrittura, il valore non sarà più solo nel possesso, ma nella cura e nella durata.

Restano però delle sfide. Il volume di scambi legati alla cartoleria su piattaforme come Vinted è ancora ridotto, e richiede competenze specifiche per la valutazione e l’autenticità dei prodotti. Qui si apre una possibilità per il canale cartoleria: offrire servizi di revisione, rigenerazione e consulenza, diventando riferimento anche per chi sceglie l’usato.

Il second-hand non è una minaccia, ma un alleato. Riporta l’attenzione su categorie come refill e ricambi e valorizza i prodotti progettati per durare. Anche i brand di fascia alta, un tempo cauti, possono trovare in questo fenomeno un modo per dialogare con un pubblico giovane, sensibile alla sostenibilità e al design consapevole.

Il futuro dirà se piattaforme come Vinted integreranno più strutturalmente la categoria “cancelleria”, ma il messaggio è già chiaro: il valore del prodotto non finisce con il primo utilizzo. Si rinnova nel tempo, tra cura, manutenzione e scambio. E la cartoleria, più di molti altri settori, può farne un punto di forza.

 

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