L’IMPORTANZA DEL GIOCO
Il gioco è molto importante poiché non fa parte
della vita “ordinaria”, non è serio, ma allo stesso tempo coinvolge
intensamente chi gioca. È disinteressato poiché non ha altri scopi se non il
gioco stesso. Non è un comportamento specifico, ma un’attività compiuta
attraverso una vivace attività mentale. Come sottolinea lo psichiatra Stuart
Brown, giocare è la base dell’arte, dei
libri, degli sport, dei film, della moda, del divertimento e quindi, in breve,
è la base di quello che viene identificato come civilizzazione. L’opposto del
gioco non è il lavoro, ma la depressione. Qualsiasi tipo di gioco, da quelli
inventati e più fantasiosi alla lotta, hanno un ruolo cruciale nello sviluppo
dei bambini. Il gioco è un terreno d’incontro e lo strumento attraverso cui i
bambini sperimentano il loro mondo e quello degli altri. Se privati del gioco,
soffriranno sia nel presente che in futuro. Grazie ad adulti che supportano il
gioco, ad adeguati spazi, e ad un grande assortimento di materiali, i bambini
possono avere le migliori possibilità di diventare felici, sani e produttivi
membri della società.
IL GIOCO E IL CERVELLO
Il gioco è
un’attitudine presente in moltissimi animali differenti. Un comportamento che è
presente nei cuccioli di così tante specie deve avere un vantaggio evolutivo,
altrimenti sarebbe stato eliminato dalla selezione naturale. Quale potrebbe
essere il vantaggio del gioco? Il fatto che favorisca lo sviluppo e la crescita
del cervello, che stabilisca nuove connessioni nervose rendendo il giocatore
più intelligente. Inoltre incrementa l’abilità di percepire gli stati emotivi
altrui e di adattarsi con più facilità a situazioni diverse. Il gioco è più
frequente durante i periodi di più rapida crescita cerebrale. Poiché anche un
cervello sviluppato è in grado di sviluppare nuovi circuiti nervosi, gli adulti
continuano a giocare. Il teorico del gioco Brian Sutton-Smith sostiene che il
“cucciolo di uomo” sia nato con un enorme eccesso di capacità neuronale, che si
va a perdere se non usata. I bambini non stanno solo sviluppando le fondamenta
neurologiche che permetteranno loro di risolvere problemi, di comunicare e di
creare, ma apprendono mentre giocano. Imparano come relazionarsi con gli altri,
come calibrare la loro forza fisica e come pensare in termini astratti.
Attraverso i giochi i bambini “imparano ad imparare”. Ciò che si acquisisce
attraverso il gioco non sono informazioni specifiche, ma un generale assetto mentale
volto alla risoluzione dei problemi che includono sia l’astrazione che la
flessibilità, dove i bambini inseriscono pezzi di comportamento per formare
nuove soluzioni a problemi che richiedono la ricostruzione di pensieri o di
azioni. Un bambino che non viene stimolato e che ha poche opportunità di
esplorare i propri dintorni può fallire nel collegare pienamente quelle
connessioni necessarie ad un futuro apprendimento. Le neuroscienze hanno
inoltre dimostrato, sin dal 2003, che il gioco stimola la produzione di una
proteina che è responsabile dell’organizzazione, del monitoraggio e della
pianificazione futura. Uno studio rivela anche che due ore di gioco al giorno
di gioco con degli oggetti produce cambiamenti apprezzabili nel peso del
cervello. Diversi articoli di alto profilo esaminano gli effetti positivi del
gioco e la sua assoluta necessità durante la crescita: la teoria più comune è
che il gioco giovanile permetta di coltivare le attività di cui i bambini
avranno bisogno da adulti. Alcuni nuovi studi si spingono oltre, asserendo che
il gioco dia anche benefici immediati, come il condizionamento cardiovascolare
e la messa a punto delle abilità motorie, che a lungo termine includono il
preparare i giovani agli imprevisti e il fornire loro un senso di moralità.
Questo grazie al fatto che giocando si apprende
l'abilità di comprendere le emozioni e le intenzioni altrui attraverso il
gioco. Questo infatti aiuta a promuovere l'empatia e l'onestà. La giustizia
inizia con un sano gioco sociale. Il
gioco organizzato è il miglior modo per stimolare il cervello in via di
sviluppo: "quando i bambini sono impegnati nel gioco libero con dei
giocattoli, stanno imparando a risolvere problemi e a pensare in modo creativo,
e stanno sviluppando abilità motorie e di ragionamento. Il gioco libero insegna
inoltre come intrattenersi da soli, abilità certamente preziosa ".
(American academy of Pediatrician, 2011)
IL GIOCO E LO SVILUPPO DEL BAMBINO
Il gioco è essenziale allo sviluppo
perché contribuisce al benessere cognitivo, fisico, sociale ed emotivo dei
bambini e dei ragazzi. Offre inoltre un'opportunità ideale per i genitori di
relazionarsi con i propri figli. Nonostante i benefici derivanti dal gioco sia
per i genitori che per i figli, il tempo dedicato al gioco libero è stato
notevolmente ridotto. Al giorno d'oggi i bambini ricevono un minor supporto nel
gioco, rispetto alle generazioni precedenti, in parte a causa di uno stile di
vita più frenetico, di cambiamenti nelle strutture familiari e di un aumento di
attenzione per l'educazione scolastica e per le attività ricreative
strutturate. Quali sono i benefici del gioco nella vita del bambino? Secondo il
terapista del gioco Fred Donaldson, un bambino a cui è stato permesso di
sviluppare le risorse derivanti dal gioco, riceve molti vantaggi duraturi. Si
sviluppa un'abilita universale di apprendimento. Il gioco massimizza le
potenzialità del bambino, permettendogli di sviluppare creatività ed
immaginazione. Il gioco favorisce la gioia, essenziale per l'autostima e la
salute. Il processo di apprendimento viene autosostenuto ed è basato su un
naturale amore per la conoscenza e su un allegro impegno per la vita. Analizzando più di 40 studi emerge che il gioco è
collegato in maniera rilevante alla risoluzione creativa dei problemi, appa
cooperazione, al pensare logicamente ed alla popolarità all'interno di un
gruppo di coetanei. Il gioco accresce il progresso nel primo sviluppo dal 33 al
67%, incrementando l'adattamento e il linguaggio e riducendo problemi sociali
ed emotivi. Come osserva il biologo del comportamento Jean Piaget
"dobbiamo essere consapevoli che qualsiasi avvenimento, sia piacevole che
non, avrà delle ripercussioni nella vita del bambino".
IL RUOLO DEI GIOCATTOLI
I giocattoli sono gli strumenti del
gioco: oltre che ad essere nati apposta per far giocare i bambini, i giocattoli
– rispetto ai supporti “casuali” – invitano al gioco e lo prolungano. I bambini
giocheranno più a lungo fino a quando avranno a disposizione oggetti per
giocare ed otterranno tutti i benefici che il gioco ha loro da offrire.
Secondo alcune ricerche condotte presso un
elevato numero di famiglie, tra i fattori più influenti legati allo sviluppo
cognitivo durante l'infanzia e nell'età prescolare sono la disponibilità dei
materiali per il gioco e la qualità del coinvolgimento del genitore con il
bambino. In un testo del 1985, Bradley sottolinea come durante i primi tre anni
di età la disponibilità dei giocattoli sia relazionata al quoziente
intellettivo del bambino. I bambini con accesso ad una varietà di giocattoli
raggiungono maggiori livelli intellettuali, senza tener conto del sesso, della
razza o della classe sociale. Secondo uno studio, la disponibilità di
giocattoli ha un ruolo positivo nell'interazione sociale dei bambini disabili
durante l'infanzia, aumentando sensibilmente.