Si tratta, in effetti, di alcune frasi tratte da un albo illustrato pubblicato a settembre e che ha subito fatto breccia nei cuori di molti lettori: La cosa nera dell’illustratrice e autrice giapponese Kiyo Tanaka.
Perché riparlarne ora?
Perché questo libro si è aggiudicato ben due premi in meno
di una settimana, e vogliamo condividere con voi la nostra felicità.
Sabato 25 maggio nella Sala del Minor Consiglio a Palazzo
Ducale, Genova, La cosa nera è stato premiato come "miglior albo
illustrato" della 43esima edizione del PREMIO ANDERSEN.
Questa la motivazione della giuria: «Per la non comune
capacità narrativa di tavole limpide e precise. Per la capacità di rendere con
cordiale misura lo sguardo magico dell’infanzia. Per l’incantevole misura con
cui l’autrice ha saputo creare un mondo parallelo ricco di affabili e poetiche
sorprese.»
Qui potete leggere la recensione di Walter Fochesato, dal n.
413 della rivista Andersen.
Pochi giorni dopo, martedì 28 maggio, al Cinema Teatro
Careni di Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, La cosa nera ha vinto il
Premio SOLiGATTO dell’edizione 2023-2024 per la prima fascia (5 e 6 anni). Nato
nel 2007 con l’obiettivo primario di promuovere i libri illustrati di qualità e
di incentivarne la lettura nelle classi, il Progetto SOLiGATTO coinvolge ogni
anno numerose scuole dell’infanzia e primarie del territorio. I bambini,
accompagnati dai loro docenti in percorsi didattici che includono laboratori e
incontri, leggono, analizzano e, infine, votano i tre migliori libri illustrati
editi nell’anno precedente e selezionati da esperti (uno per la fascia 5-6
anni, uno per la fascia 7-8, il terzo per quella 9-10). Agli illustratori,
autori, editori, traduttori risultati vincenti viene consegnata una scultura in
ceramica, opera originale di Cesare Reggiani, raffigurante un gatto a due
teste, simbolo nato dalla fantasia di Francesco Tullio Altan.
Per saperne di più su questo premio, uno dei pochi la cui
giuria è composta da soli bambini, date un’occhiata al sito.
Siamo contenti che un’opera sobria ed elegante come quella
di Kiyo Tanaka abbia ricevuto questi riconoscimenti.
Se anche a voi è piaciuto questo libro, vi ricordiamo che
sul blog trovate un articolo in cui l’autrice ne racconta il backstage,
spiegando la tecnica usata per realizzare le illustrazioni – l’incisione
calcografica a puntasecca – e quanti anni ha impiegato per completare l’intero
lavoro – quasi una ventina.