BeyBlade, la trottola

23 luglio 2012
Continua il successo della trottola più famosa, BeyBlade, che riporta in auge un giocattolo tra i più classici e tradizionali. Concluso il primo Campionato Italiano Di BeyBlade si attende la seconda edizione, insieme all’ultima serie televisiva e a tante novità per il prossimo Back to School.

Sono luccicanti, scomponibili, coloratissimi e tecnologici: sono le BeyBlade,l’ultima evoluzione del più classico dei giochi tradizionali, la trottola. Nato in Giappone da un manga, il fenomeno BeyBlade in Italia conosce un successo ininterrotto dal 2003, anno di trasmissione della prima serie anime su Italia 1. Protagonista delle prime serie è Takao, che insieme ai suoi amici Kei, Rei e Max vive tante avventure e sfide a colpi di trottola. I quattro sono dei ‘bladers’ (così si chiamano i giocatori di BeyBlade) speciali, perché entrati in possesso dei quattro leggendari Bit Powers, animali-spirito che animano le trottole rendendole invincibili. Alla sfida sportiva si mescolano i classici ingredienti di avventura e della lotta bene-male, quando un’organizzazione tenta di impossessarsi sei Bit Powers per sfruttarne i poteri. BeyBlade riporta in auge la trottola, strumento di gioco tra i più antichi e diffusi. Da sempre strumento di aggregazione per tutte le fasce sociali e d’età, la trottola è un giocattolo semplice da fabbricare e da utilizzare; ciò che conta sono destrezza di mano e velocità. È un vero e proprio sport, che insegna i valori dell’impegno, della sana competizione, della fiducia in se stessi. Uno sport attivo più che mai, grazie alla neonata Associazione Dilettantistica BeyBlade che, dopo un grandissimo successo riscosso dai tornei regionali organizzati nel 2011, con 2.000 partecipanti e 4.000 fan che li hanno seguiti dal vivo e sulla rete, ha indetto il primo Campionato Nazionale di BeyBlade, tenutosi il 25 febbraio a Roma. Ora come allora dunque, la sfida a colpi di trottola continua a coinvolgere bambini e ragazzi dai sei ai vent’anni; e basta dare un’occhiata al tamtam di commenti, video condivisi su YouTube, foto postate su Facebook, per rendersi conto che la ‘febbre BeyBlade’ non passerà tanto presto…

L’articolo prosegue sul numero 169 di Incart.

Tags: beyblade
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