In questo contesto, Quercetti punta a migliorare la distribuzione dei prodotti storici, già conosciuti e apprezzati dal pubblico internazionale. Ma soprattutto vuole portare a Hong Kong una ventata di novità.
Posto d’onore verrà quindi destinato ai nuovi chiodini della linea Pixel Art, che vanno ad affiancarsi alla classica offerta dei funghetti colorati inventati nel 1953. Ma non solo “classici”: l’azienda presenterà a retailer e distributori la nuovissima linea di giocattoli in legno “Gioca Wood”. Dopo 68 anni passati a realizzare e perfezionare maniacalmente giocattoli in plastica, Quercetti si avvicina a materiali nuovi. Nuovo il materiale, ma le costanti Made in Quercetti sono sempre presenti: cura maniacale dei dettagli, inserti in plastica, design innovativo, colori esclusivi e finiture all'avanguardia. Così nascono nuovi giocattoli per la prima infanzia come Woody, colorate forme di animali in legno su ruote in morbida plastica in espanso EVA, materiale impermeabile e atossico. Il bambino potrà spingere, spostare e afferrare facilmente grazie al foro centrale che funge da maniglia. A questa linea si affiancano le colorate macchinine in plastica “Wroom”, da condurre a mano.
Fra le novità in plastica, una serie di giochi di abilità e costruzione, come Playform, colorate tessere in due dimensioni con cui costruire originali castelli di carte, il Mini Zoo forme modulari che per forma e texture ricordano gli animali della giungla. Gli Acrobati, gli amati personaggi del circo in versione giocattolo da impilare e mantenere in equilibrio mettendo alla prova l’abilità dei più piccoli. E infine Ringo, anelli e clip da unire fra loro per realizzare interi mondi fatti di veicoli, animali o qualsivoglia elemento.
Tutte novità volutamente destrutturate, con le quali Quercetti segna la via che deve prendere il giocattolo per l’infanzia: non un’idea strutturata, inserita in schemi predefiniti, ma pura libertà. Il bambino non deve limitarsi a “seguire le istruzioni” riproducendo qualcosa di preconfezionato. Al contrario, i più piccoli devono avere il massimo della libertà d’espressione, inventandosi quante più soluzioni possibili. Il protagonista non deve essere né il gioco né il risultato prodotto, ma il bambino, libero di dar sfogo, con esso, a creatività e manualità.