Gli anni Ottanta hanno influenzato, con i loro eccessi e le loro mode, la generazione dei quarantenni e stanno vivendo in questo periodo un’autentica (ri)scoperta anche da parte delle nuove generazioni. Giochi, giornali, dischi, manifesti cinematografici, modellini, fumetti, giochi in scatola, memorabilia, videogames e tutto quello che rese, nel bene e nel male, quel magico decennio indimenticabile vengono esposti in un percorso cronologico che vuole rapire la memoria del visitatore sulla scorta della nostalgia, ma anche aiutare chi non ha vissuto quel periodo a comprenderlo meglio e, perché no, rivalutarlo.
La “non-mostra” non ha l’intenzione di essere un approfondimento storico-sociologico-culturale degli anni ottanta, ma come si può intuire dal titolo e dalla coloratissima locandina disegnata da Claudio Sciarrone essa è solo un viaggio alla (ri)scoperta di passioni, icone e simboli che ci hanno aiutato a crescere.
Sarà possibile, grazie all’esposizione di autentici cimeli provenienti da collezioni private e dall’archivio della Fondazione Franco Fossati, passeggiare di anno in anno, approfondendo gli aspetti più singolari del periodo 1980-1989. Ogni anno, insieme ai fatti di cronaca più salienti, sarà infatti rivisitabile tramite gli oggetti che hanno dato loro un’identità. Molto spazio è dedicato alle serie di cartoni animati con l’esposizione di rodovetri originali delle serie più amate provenienti dalla collezione di Simone Caradonna, vere protagoniste del decennio con l’invasione dal Giappone sulle neonate tv private.
Sono esposti anche giocattoli dell’epoca ispirati alle serie più amate: dalle bambole ai robot. Si potranno inoltre ammirare i giochi da tavolo più popolari ispirati proprio ai programmi con maggior ascolto, provenienti dalla collezione privata di Carlo Emanuele Lanzavecchia. I giocattoli, sia per maschietti che per le femminucce, sono stati negli anni Ottanta protagonisti di uno dei tanti “scontri” generazionali del decennio; grazie alla collezione di Massimo Combi ce ne sarà in mostra un’ampia selezione, dal LEGO fino alle Barbie. Il cinema sarà rappresentato da manifesti e locandine originali scelte seguendo le classifiche italiane e straniere di ogni anno. E così la musica, con le immancabili hit parade di artisti di fama mondiale insieme alle sigle dei cartoni animati più in voga.
Al centro del decennio, e quindi della mostra, l’incredibile 1986 che si rivela fondamentale per il fumetto: dall’uscita di “Watchmen” e “Il ritorno del Cavaliere Oscuro”, all’invenzione del personaggio di Dylan Dog, Non poteva mancare un focus sui Paninari, autentico fenomeno di costume che travolse i ragazzi degli anni Ottanta, imponendo vestiario e slang.