Oki porta la bioplastica negli strumenti di stampa
Prima tra le società del Gruppo OKI, OKI Printing Solutions, specializzata nella produzione di attrezzature e complementi per l'ufficio quali macchine da stampa (stampanti, multifunzione, scanner e fax) ha annunciato che introdurrà, da marzo 2011, in tutte le stampanti e in tutti i prodotti multifunzione una parte bioplastica costituita, per almeno il 25% (in peso), da risorse rinnovabili prodotte da biomassa a base vegetale. Le motivazioni che stanno alla base di questa strategia le sottolinea Harushige Sugimoto, Presidente di OKI Data: "Le bioplastiche rinnovabili a base vegetale limitano l'impatto ambientale grazie alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla diminuzione del consumo di risorse petrolifere".
La bioplastica che verrà utilizzata è a base di acido polilattico, una risorsa rinnovabile di origine vegetale in grado di offrire una maggiore resistenza al fuoco e al calore. Caratterizzata da una notevole trasparenza, si distingue per la malleabilità e si dimostra adatta alla creazione di elementi che vanno dai componenti esterni alle parti meccaniche. Senza tralasciare i costi, estremamente competitivi, e la facile reperibilità, fattori che hanno contribuito alla scelta di Oki. La bioplastica è ampiamente utilizzata per la produzione di cancelleria, elettrodomestici e apparecchiature per ufficio.
Il forte impegno impiegato nella riduzione delle emissioni di CO2 ha spinto Oki a porsi un importante traguardo: ridurre , entro il 2012, le emissioni del 6%, rispetto ai livelli del 2007. E l’introduzione della bioplastica è proprio uno dei modi con cui perseguire tale obiettivo.
OKI Printing Solutions è attualmente attiva in 120 paesi e vende circa 1,1 milione di stampanti e MFP ogni anno. Parte del Gruppo OKI Electric Industry (fondata nel 1881 come produttore di telecomunicazioni, il primo in Giappone) che ha sede a Tokyo, è presente in 120 paesi e offre prodotti e servizi in tutto il mondo. OKI Systems Italia è la filiale italiana di OKI Printing Solutions.
