In seguito a un’estesa ricerca, l’azienda ha infine trovato le condizioni ideali per stabilire la propria piantagione nello stato sudamericano dell’Ecuador. Sarà lì, su un’area di circa 1800 ettari, che saranno coltivati gli alberi che serviranno per la realizzazione delle future matite Staedtler. In quest’area sarà coltivata la Gmelina arborea a crescita rapida, appartenente alla famiglia delle Labiate. “Alcuni anni fa abbiamo assunto un esperto di foreste, a cui abbiamo affidato il compito di osservare da vicino diversi tipi di legno e di esaminare la loro sostenibilità per la produzione di matite. Durante il processo ci siamo imbattuti in un albero dal nome Gmelina, che oltre alla crescita veloce, offre altri vantaggi. Non ha bisogno di impregnante e ha un livello di qualità molto elevato”, sottolinea il managing director dell’azienda.
Nei prossimi dieci anni, Staedtler investirà circa sette milioni di euro nel progetto. Il primo raccolto dovrebbe essere disponibile approssimativamente dopo sei anni. Entro quel periodo sarà ultimato un impianto di produzione adiacente per la lavorazione della tavoletta di legno, dove 60 nuovi dipendenti produrranno tavolette che saranno successivamente utilizzate nel processo di produzione delle matite. L’obiettivo è quello di partire da lì per dotare di impianti di produzione anche Germania, Indonesia e Tailandia. Nel medio termine la piantagione in Ecuador coprirà dal 35 al 40 percento del fabbisogno di legno dell’azienda e permetterà di ridurre significativamente la propria “carbon footprint”, portando evidenti ricadute positive per l’ambiente.
Produrre matite con uno sguardo sempre attento al futuro significa mantenere un alto livello di attenzione verso l’ambiente, impegnandosi ad agire con economica lungimiranza. La decisione di gestire una piantagione propria in Ecuador è pienamente in linea con entrambi gli aspetti. Fino ad ora, per provvedere al proprio fabbisogno di legno, STAEDTLER® ha dovuto rivolgersi ai fornitori. “Investire in una nostra piantagione ci renderà meno dipendenti dai fornitori e aumenterà il nostro livello di produzione interna”, afferma Marx.