PTO, un mercato dinamico e consolidato
18 febbraio 2019
L’indagine “Il mercato promozionale: opinioni, scelte e prospettive future degli operatori e dei clienti”, promossa da Fiera Milano e condotta dall’istituto di ricerca SWG, ha puntato i riflettori sull’andamento del mercato, l’approccio alla PTO e alla regalistica aziendale, i trend più attuali, il rapporto con la filiera e le prospettive future del settore.
Per condurre l’indagine, sono stati intervistati 311 operatori del settore (imprese intermediarie) e a 468 aziende utilizzatrici finali (aziende clienti).
Dalla ricerca emerge chiaramente che il mercato della PTO è prevalentemente nazionale: le imprese intermediarie hanno dichiarato di avere una clientela essenzialmente italiana, con una percentuale del 99%. Solo l’1%, invece, ha affermato di collaborare con clienti provenienti da Paesi europei diversi dall’Italia.
Per quanto riguarda i settori di attività dei clienti finali, è emersa una netta maggioranza delle aziende operanti nel settore dei servizi per le imprese (32%). Seguono, in ordine di importanza, le aziende del settore alimentare (12%), dell’ICT (11%) e del settore alberghiero (11%).
Analizzando il comportamento delle aziende clienti, ovvero la frequenza con cui ricorrono a questo tipo di attività promozionale, ci troviamo di fronte a uno scenario diviso a metà: il 47% delle aziende intervistate, infatti, ha dichiarato di praticare la Pubblicità Tramite Oggetto e la regalistica aziendale. Ciò che stupisce particolarmente è il fatto che la metà del campione che dichiara di non avvalersi di questo tipo di attività ha affermato, quasi nella totalità dei casi, di non avere in programma di introdurla in futuro. Si delinea quindi un panorama dai contorni ben definiti, un mercato solido e affermato ma con margini di espansione relativamente limitati.
Si tratta, comunque, di uno scenario vivace e dinamico: quasi la metà delle aziende italiane svolge attività di PTO e regalistica aziendale spendendo una media di 8.500€ all’anno, ovvero lo 0,16% sul fatturato, una cifra rilevante se si considera che la gran parte delle imprese italiane sono di piccole dimensioni.
I gadget promozionali tradizionali sono quelli privilegiati. Le risposte delle imprese intermediarie e dei clienti finali, infatti, sono abbastanza coerenti: sul podio si collocano gli articoli per la scrittura, gli articoli per l’ufficio e l’abbigliamento, seguiti dai gadget più innovativi in ambito informatico ed elettronico.
Sia per i clienti finali che per le imprese intermediarie è importante sottolineare il rapporto qualità-prezzo tra i vari criteri di selezione dei gadget.
Le aziende clienti intervistate hanno dichiarato di avvalersi della Pubblicità Tramite Oggetto e della regalistica aziendale perché si sono dimostrate particolarmente efficaci per il mantenimento e il rafforzamento dell’immagine del proprio brand. Rilevanti sono anche la fidelizzazione dell’attuale clientela e la possibilità di entrare in contatto con specifici target di mercato e con nuovi potenziali clienti.
La PTO ha un andamento piuttosto stagionale. L’approccio più tradizionale, infatti, vede concentrarsi queste attività tipicamente in occasione delle festività, principalmente del Natale. Al contrario, un approccio più innovativo vuole la pratica di questa strategia promozionale durante tutto l’anno, specialmente in occasione di fiere ed eventi e per accompagnare campagne di lancio di nuovi prodotti. Questo dato è importante perché la destagionalizzazione delle attività promozionali consentirebbe di ampliare i margini del mercato.
Sia le imprese intermediarie che i clienti finali dichiarano un livello di soddisfazione molto elevato rispetto ai rapporti con i propri fornitori. In questo ambito, dall’indagine è emerso un dato rilevante: fornitura e personalizzazione si muovono di pari passo. Si tratta infatti di un settore estremamente integrato perché la maggior parte delle aziende clienti (70%) chiede al proprio fornitore un servizio completo, dalla fornitura dell’oggetto alla personalizzazione.
Le aziende clienti hanno dichiarato di dover cercare in prima persona i fornitori (45%). Il 36% ha affermato di affidarsi al passaparola e solo il 20% ha dichiarato di essere entrato in contatto con il fornitore a seguito di un’attività promozionale dello stesso. Per questo motivo abbiamo una grande possibilità di instaurare nuove relazioni commerciali se le imprese intermediarie mettessero in atto nuove strategie di business.
Guardando al futuro, oltre la metà delle imprese intermediarie ha dichiarato che la regalistica aziendale e la PTO manterranno lo stesso grado di importanza di cui godono oggi. Inoltre, l’82% dei clienti finali ha dichiarato che continuerà a investire la stessa percentuale di fatturato.