3.023 espositori provenienti da 69 Paesi – rispetto ai 2.920 da 63 Paesi nel 2017 – hanno partecipato alla vetrina internazionale di Francoforte sul Meno.
Complessivamente, circa 87.000 visitatori provenienti da 162 Paesi – anche questi in crescita rispetto agli 85.448 del 2017 – hanno visitato le quattro manifestazioni contemporanee per scoprire le ultime tendenze e potenziare la propria attività nei settori della decorazione, dei fiori freschi e piante, della carta e delle forniture per ufficio, cancelleria, creatività e hobbistica.
I dati dimostrano che il livello di internazionalità è passato dal 62% al 65% in termini di visitatori e all’82% sul lato espositori.
A SCUOLA E IN UFFICIO
Nello specifico, sono 1.640 gli espositori, provenienti da 66 Paesi, che hanno preso parte a Paperworld 2018, con una crescita dell’8% rispetto alla precedente edizione. Sono aumentate le aziende provenienti da India, Corea del Sud, Turchia, Cina, Regno Unito e Russia. E anche quest'anno è cresciuto il numero di visitatori: 33.787 professionisti del settore – contro i 33.558 del 2017 – di cui 11.072 dalla Germania e 22.715 dall'estero. L’edizione 2018, infatti, ha visto un aumento di visitatori non tedeschi, principalmente provenienti da Corea del Sud, Portogallo, Bulgaria, Cina e Marocco, che si sono recati a Francoforte per scoprire le ultime innovazioni in termini di ufficio del futuro e di cancelleria per la scuola e l’uso privato. Dopo la Germania, i visitatori più numerosi provenivano da Italia, Regno Unito, Francia, Stati Uniti, Cina, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Turchia e Grecia. Inoltre, le aree di interesse dei visitatori indicano che la domanda per i due segmenti di prodotto, “The visionary office” e “The stationery trends”, è ugualmente elevata. Particolarmente richiesti sono la carta per ufficio e il materiale per le spedizioni (39%), gli accessori per ufficio e scrivania (30%), gli strumenti per scrittura e disegno (29%) e gli articoli per l’organizzazione, i calendari e i taccuini (26%).
TRA ARTE E COLORI
A Creativeworld, invece, 336 aziende da 39 Paesi hanno presentato le loro ultime innovazioni nel padiglioni 4.1 e 4.2 a 9.266 visitatori professionali provenienti da tutto il mondo. Anche qui il numero di visitatori è cresciuto, con un +7% rispetto al 2017, così come il livello di internazionalità: il 67% dei visitatori, infatti, proveniva dall’estero, principalmente da Francia, Spagna, Paesi Bassi, Italia e Regno Unito. Al di fuori dell'Europa, Russia, Stati Uniti, Israele, Turchia e Australia sono stati i Paesi meglio rappresentati. Il 78% dei visitatori aveva un alto grado di potere decisionale per gli acquisti. La maggior parte dei buyer era interessata ai prodotti del segmento hobby e creatività (65%). Inoltre, una parte consistente della domanda era rivolta agli strumenti grafici e per artisti (44%) e per l'artigianato e il design tessile (31%).
FOCUS SU PAPERWORLD
A Francoforte abbiamo incontrato Michael Reichhold, direttore di Paperworld. Ecco cosa ci ha raccontato della fiera di riferimento per tutto il comparto carta, forniture per ufficio e cancelleria.
A livello espositivo, come avete affrontato l’influenza della digitalizzazione mantenendo alta l’attrattiva della fiera?
Noi organizzatori, insieme agli espositori e ai visitatori, ci siamo interrogati sulla questione. Si sono affermate due grandi tendenze nell'ultimo decennio: la digitalizzazione e la globalizzazione, che riguardano sia il prodotto che i canali di vendita. Naturalmente, questo settore ha attraversato un periodo difficile negli ultimi cinque anni, ma il sole è tornato a splendere. È fondamentale affrontare questi cambiamenti guardando al futuro e traendone benefici per il proprio business. La digitalizzazione ha permesso ad alcuni dei nostri espositori di introdurre nuovi prodotti, coinvolgendo nuovi buyer e riuscendo così a sopravvivere. L’aumento di oltre 100 espositori all’edizione di quest'anno è il segno di un mercato vivace e in forte ripresa.
Le tradizionali cartolerie sono spesso schiacciate dai nuovi canali d’acquisto. Come possono cavalcare l’onda della digitalizzazione e affermare la propria presenza in un mercato tutt’altro che statico?
Naturalmente, i punti vendita tradizionali devono procedere di pari passo con la digitalizzazione. A ogni trend corrisponde una tendenza contraria: più il nostro mondo e gli ambienti di lavoro diventano digitali, più le persone sentono la necessità di creare qualcosa con le proprie mani. Ciò porta allo sviluppo mode come l'adult-coloring, che spopola da ormai due anni, in opposizione alla digitalizzazione di tutti gli aspetti della nostra vita. Se avessimo affermato, cinque anni fa, che gli adulti avrebbero acquistato album da disegno, chiunque avrebbe risposto: “Impossibile!”.
In che misura il mondo stationery è ripartito tra le forniture per scuola e ufficio e l’hobbistica?
Paperworld è costituita da due importanti pilastri: “The stationery trends” riguarda il mondo della cancelleria, dove si trovano tutti i prodotti per la scuola, i piccoli uffici e la casa; “The visionary office” riguarda, invece, l'industria delle forniture per ufficio, con tutto ciò che è necessario sul luogo di lavoro. Le due colonne portanti, che presenta l'offerta merceologica proveniente da ogni angolo del pianeta, rendono Paperworld un evento unico in questo panorama. In termini di cifre, i due filoni sono equamente importanti per la fiera, con un 50% dello spazio espositivo dedicato alla cancelleria e l'altro 50% alle forniture per ufficio.
Quanto è importante la sinergia fra i quattro show?
È una caratteristica unica e fondamentale per i nostri eventi. Organizziamo in parallelo Paperworld, Creativeworld, Christmasworld e Floradecora, con una sovrapposizione dei visitatori che supera il 20%. Ciò significa che molti buyer colgono l'occasione per visitare più di un evento. Oggi i retailer cercano sempre più di ampliare il proprio target attraverso un'attività di cross-selling. La domanda frequente è: “Cos'altro potrei vendere nel mio negozio?”.