La cartoleria del futuro, un punto vendita polifunzionale

13 gennaio 2015
Il mondo della cartoleria è in continua trasformazione e per restare competitivo deve cogliere le opportunità offerte da nuovi servizi e prodotti.

Il Seminario promosso dalla Federazione Nazionale Cartolai, aderente a Confcommercio-Imprese per l’Italia, in occasione della fiera Big Buyer 2014 svoltasi a Bologna lo scorso novembre, ha cercato di dare risposte ad un settore in continua trasformazione. Si è parlato di quali strategie consentiranno ai negozi di cartoleria di continuare ad essere, anche in futuro, un punto di riferimento per la clientela all’interno del comparto e con quali strumenti ed innovazioni è possibile superare la congiuntura negativa e rilanciare questa attività ricca di tradizione. Dall’indagine dell’Agenzia delle Entrate, emerge che il numero delle cartolerie a livello italiano è passato da 16.406 unità nel 2011 a 12.440 nel 2014, un dato che riflette diverse variabili a seconda delle aree geografiche, visto che in alcune regioni del centro e sud Italia si registra ancora crescita – anche significativa – del numero di imprese, a dimostrazione del fatto che c’è ancora la volontà di investire in questa particolare attività.

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SFIDE E OPPORTUNITA’
“Dobbiamo cogliere la sfida che la congiuntura attuale e le evoluzioni del mercato e dei consumi ci impongono” – ha commentato Ugo Margini, Presidente di Federcartolai Nazionale, nel suo intervento di apertura. Secondo il Presidente, è importante recuperare la poliedricità dei punti vendita, valorizzando ancora di più la professionalità degli imprenditori e la funzione sociale delle attività, facendo convergere su di esse quelle innovazioni di prodotto e servizio che oggi i consumatori richiedono. E ha proseguito: “La nostra Federazione è al fianco delle imprese socie in questo percorso di crescita, proponendosi come facilitatore dell’innovazione, grazie alla sua rappresentatività e soprattutto grazie alle conoscenze e alle relazioni che è in grado di portare a sistema, e di mettere poi a disposizione di tutti gli associati”.
Oggi è necessario focalizzarsi su prodotti innovativi e differenti, orientati in particolare in ambiti quali la  sostenibilità ambientale, e nuovi servizi evoluti, quali ad esempio la possibilità di effettuare, all’interno del punto vendita di cartoleria, ricariche, pagamenti utenze e bollette, oltre a spedizioni ed altri servizi tradizionalmente “postali”, o la possibilità di sfruttare la logistica moderna ed efficace e l’opportunità di dotarsi di software gestionali di ultima generazione, e di far parte di una “rete” riconosciuta per l’erogazione di buoni di servizio. Sono questi i fattori su cui costruire la cartoleria del futuro, un punto vendita poli-funzionale, in tutte le sue sfaccettatura, in cui sia sempre più tenuta in considerazione la connotazione di assistenza alla clientela della nuova figura di “cartolaio”, esaltando al tempo stesso la funzione sociale ed educativa che tradizionalmente questa professione porta con sé.

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NUOVI PROODTTI E SERVIZI
“In questi anni abbiamo lavorato al fianco delle imprese – ha commentato Medardo Montaguti, Vice Presidente di Federcartolai Nazionale – per fornire loro tutti quei supporti, in termini di servizi, accordi e convenzioni, in grado di supportare il comparto ed offrire prospettive di sviluppo anche in questi anni di crisi. La volontà dei nostri operatori di continuare ad investire sulla qualità, sulla specializzazione e sull’assistenza alla clientela, punti di forza delle cartolerie tradizionali, ci conferma che all’interno delle nostre imprese sta maturando sempre di più una coscienza dell’innovazione, che come Associazione dobbiamo essere in grado di stimolare ed accompagnare. Vanno in questa direzione le convenzioni con Paytipper per l’inserimento di alcuni servizi postali all’interno dei nostri punti vendita, e con Day Ristoservice per l’opportunità di essere inclusi nella rete dei “buoni di servizio”, nuova frontiera del welfare aziendale”.
Lo scorso marzo sono stati attivate infatti due importanti convenzioni dedicate a nuovi servizi che potranno venire erogati anche in cartoleria, come il pagamento di bollettini e le ricariche telefoniche. Si tratta di attività ad alto valore aggiunto come pagamento di bollettini, visure, ricariche telefoniche, circolazione di buoni cartoleria che permetteranno a tutto il comparto di accrescere l'offerta di servizi e di generare un conseguente incremento degli utili. Ciò consente, anche, di "riposizionarci sul mercato con una veste nuova e più attraente. Mantenendo l'offerta dei nostri tradizionali prodotti - ha commentato il presidente di Federcartolai Ugo Margini – abbiamo maggiori possibilità di aumentare l'afflusso di clientela e fidelizzarne di nuova riuscendo ancor meglio a combattere la concorrenza di altre strutture di vendita”.
Particolare attenzione è stata infine dedicata alle opportunità “green” per le cartolerie, che rappresenta sempre di più, nelle parole di Francesca Pasin, Consigliere di Federcatolai Nazionale “un driver di crescita per tutta l’economia, che può trovare in questo particolare settore un fertile terreno di sviluppo, in considerazione della sensibilità della clientela, soprattutto quella più giovane, e della varietà di prodotti ecologici che oggi il mercato mette a disposizione”, a patto che vi sia una grande attenzione agli aspetti di certificazione del prodotto e alla sua comunicazione.

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CONSUMI PER LA SCUOLA
L’incontro è stata anche l’occasione per presentare i risultati di una recente indagine rivolta ad un panel di cartolibrerie dell’Emilia Romagna, promossa da Confcommercio Emilia Romagna e Federcartolai regionale e realizzata attraverso il Centro Studi Iscom Group, relativamente all’andamento dei consumi nelle prime settimane di avvio dell’anno scolastico (settembre 2014). L’indagine ha messo in luce un andamento delle vendite tendenzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, evidenziando difficoltà rispetto a particolari tipologie di prodotti, in particolare libri scolastici, e un contenimento della spesa per il corredo scolastico (86 euro il dato medio per famiglia in Emilia Romagna), dovuto alle esigenze di risparmio delle famiglie. Sempre la ricerca ha mostrato la volontà di buona parte degli operatori di attivare iniziative per promuovere le vendite del periodo, che vanno dalla scelta di includere la vendita di libri usati nei propri esercizi commerciali, alle scontistiche mirate sugli acquisti per il corredo scolastico, dai kit scuola ai concorsi a premi, e molto altro ancora.

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