A tal proposito Edward Bilson, direttore tecnico di DataMaster, ha commentato: "L'innovazione nel campo della stampa riguarda soprattutto la tecnologia inkjet e qui nessun altro è più avanti di Epson. Inoltre, aspetto forse ancora più importante, in questa azienda l'innovazione è sempre legata a un forte impegno per la sostenibilità".
Sebbene le nuove stampanti per l'ufficio WorkForce
Enterprise AM-C con testina di stampa PrecisionCore e tecnologia a freddo (Heat
Free) e le iniziative sostenibili intraprese dall'azienda giapponese abbiano avuto
un ruolo fondamentale nell'assegnazione di questo riconoscimento, Bilson spiega
che la vittoria non è dipesa solo dai prodotti in sé o dall'impegno profuso. A
tale riguardo, infatti, ha aggiunto: "È perché in quel che fanno ci
mettono il cuore".
"È bello sapere - ha dichiarato Gareth Jay di Epson
Europe - che il nostro impegno verso la sostenibilità sia stato riconosciuto da
un istituto così prestigioso. Le nostre stampanti inkjet con tecnologia a
freddo consumano molta meno energia rispetto ai modelli laser con
caratteristiche simili e richiedono un minor numero di consumabili, con
conseguente riduzione della quantità di rifiuti prodotta".
Per la scelta dei vincitori, DataMaster adotta un approccio
olistico che prende in esame le emissioni di anidride carbonica della supply
chain dei materiali di consumo e gli accreditamenti delle strutture produttive,
nonché le prestazioni dei prodotti stessi. I DataMaster Lab GREEN Awards
vengono assegnati ai dispositivi che, per via del modo in cui sono progettati e
prodotti, delle tecnologie utilizzate e delle strategie di distribuzione
attuate dai produttori, hanno il minore impatto possibile sull'ambiente.
"Il nostro impegno verso la sostenibilità - ha aggiunto
Jay - non conosce sosta. Dal 2018 abbiamo investito oltre 500 milioni di euro
nello sviluppo della testina di stampa PrecisionCore e recentemente ci siamo
impegnati a investire circa 700 milioni di euro per l'ulteriore sviluppo di
tecnologie sostenibili, la decarbonizzazione e il riciclo delle risorse. Inoltre,
entro il 2050 puntiamo a non utilizzare più materie prime vergini".