Il messaggio è
chiaro: la politica è un “gioco” complicato ma appassionante. Viverne le
dinamiche aiuta a capirla e fortifica il potere di ognuno di noi nel dibattito
pubblico. Querelle arriva sulla scia del lavoro di avvicinamento fra giovani e
cosa pubblica intrapreso da Will durante le ultime elezioni. “La recente
tornata elettorale ha visto l’affluenza più bassa di tutta la storia della
Repubblica italiana - ha detto il founder della piattaforma, Alessandro Tommasi
- un fatto non certo confortante che però ci consegna una sfida: provare a
rinsaldare il rapporto fra società, giovani in primis, e politica”.
Può un gioco da
tavola accorciare le distanze? La gamification, cioè applicare le dinamiche del
gioco a contesti non ludici, in questi ultimi anni è stata usata con ottimi
risultati da governi e organizzazioni per rendere accessibili e coinvolgenti
per tutti i cittadini i temi propri della politica e delle istituzioni.
Querelle nasce proprio come strumento per riaccendere l’interesse delle nuove
generazioni rispetto alla cosa pubblica, spezzando quel circolo vizioso che
vuole raccontare i giovani disinteressati alla politica (e la politica sorda
rispetto ai loro bisogni).
“Da sempre crediamo nel gioco come strumento di aggregazione
tra generazioni, all’interno della famiglia e non solo, e con Querelle abbiamo
visto la possibilità di proporre in modo innovativo e divertente un contenuto
importante e “utile” in particolar modo per millennials e GenZ - afferma
Alessandra Maccari Digital Marketing & E-commerce Senior Manager.
Su tutti i canali
social di Will è partita la campagna di comunicazione che prevede il
coinvolgimento di influencer e la produzione di contenuti di intrattenimento e
video tutorial sul gioco. Querelle è consigliato a partire dai 14 anni, prevede
la possibilità di coinvolgere da un minimo di 3 giocatori a un massimo di 6,
una partita ha la durata media di 45 minuti.