Anche se per alcuni rimane solo da “guardare e non toccare”, il lusso è oggi molto più visibile e accessibile rispetto a una volta. Tanto che non lo si trova più solo tra i profumi, i cosmetici, gli accessori moda o gli articoli da pelletteria, ma anche tra le penne e gli altri articoli per la scuola e soprattutto l’ufficio. Ma qual è l’evoluzione che il consumo dei beni di lusso ha subito negli ultimi anni? Il lusso contemporaneo si è spostato dalla fastosa esibizione materiale alla delicatezza dell’emozione immateriale, avvicinandosi sempre di più ai valori tipici del made in Italy quali cultura, qualità, bellezza, distinzione, che non necessariamente devono rispecchiare il valore economico del prodotto. In tutto questo ha acquisito notevole importanza l’aspetto del design, che rappresenta, secondo molti una delle strade più praticabili per realizzare l’alta gamma delle merci, nell’estremo tentativo di mantenere sotto il pieno controllo la fase nodale della creazione del valore e comunque continuare a governare i processi strategici dell’economia a più alto valore aggiunto.
La redazione di Incart ha intervistato 4 aziende: GRUPPO LEDIBERG, MH WAY, NIJI ITALIANA DIVISION (LEBEZ) e SCHNEIDER SIGEL ITALIA
L'articolo prosegue sul n. 171 di Incart