Braccialetti di plastica, non tutti pericolosi

10 ottobre 2014
Una precisazione doverosa da Assogiocattoli, che ha sottolineato come la pericolosità dei braccialetti debba essere unicamente imputata ad alcuni prodotti contraffatti e importati illegalmente.

A seguito degli articoli pubblicati su quotidiani e dei servizi giornalistici riguardanti il maxisequestro di braccialetti di plastica per bambini avvenuto a Milano nei giorni scorsi, Assogiocattoli, principale Associazione di settore che rappresenta i più importanti produttori e distributori di giocattoli in Italia, intende precisare che si tratta unicamente di prodotti contraffatti e importati illegalmente di cui tuttavia esiste una produzione legale in regola con le norme europee che regolano il settore del giocattolo.
Tale doverosa precisazione intende fare chiarezza su questo aspetto per difendere l’attività di quelle aziende italiane che operano nel pieno rispetto delle norme vigenti importando e producendo giocattoli che hanno superato i test richiesti dalla normativa europea, sia per quanto riguarda gli elementi che li compongono che per le relative avvertenze.
Assogiocattoli ritiene doverose tali precisazioni al fine di fare maggiore chiarezza in merito alla pericolosità degli “elastici colorati per braccialetti fai da te” sequestrati dalla polizia locale di Milano in data 01/10/2014, presso vari depositi di via Giordano Bruno.
Innanzitutto va premesso che il prodotto sequestrato era a tutti gli effetti un prodotto contraffatto, quindi, illegale e di conseguenza mancante di tutti i presupposti a garanzia della sicurezza del consumatore. Le confezioni sequestrate dai vigili erano infatti prive del marchio CE e della documentazione tecnica necessaria a testimoniare l’effettiva rispondenza a requisiti di sicurezza prescritti dalla legge.
È evidente, quindi, che il problema è da individuare unicamente nell’assenza di garanzie di sicurezza che è caratteristica propria del prodotto contraffatto e non nel prodotto in quanto tale, del quale esiste, come già puntualizzato, una produzione perfettamente legale e rispondente a tutti i requisiti previsti dalla legge.
Questa affermazione è ancor più vera nei riguardi di sostanze chimiche come alcuni ftalati, indicati correttamente come fonte di pericolo per la salute, la cui assenza è certificata nel prodotto importato e distribuito legalmente da test report rilasciati da laboratori specializzati.
Anche l’origine geografica spesso indicata in tali servizi come genericamente “cinese” non va considerata un fattore discriminante in quanto vi sono giocattoli prodotti in quell’area che sono assolutamente conformi ai requisiti imposti dalla Comunità Europea la cui legislazione, va sottolineato, è riconosciuta come una delle più restrittive.

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