L’impatto della produzione
di carta sulle risorse idriche del pianeta
L'industria cartaria è spesso associata all'inquinamento delle
acque da sostanza organiche clorurate. In passato la sbianca della cellulosa
era infatti basata su un processo fortemente impattante che prevedeva l'impiego
di cloro gassoso. Con la crescente consapevolezza ambientale a partire dagli
anni 1970, le industrie cartarie europee hanno operato una completa
riconversione dei loro processi e dei loro impianti industriali, eliminando il
pericoloso e inquinante cloro gassoso e sostituendolo con tecnologie basate sul
biossido di cloro o su reagenti privi di cloro. I principali aspetti ambientali
legati alla produzione cartaria solo dovuti alle emissioni in acqua. L'acqua è
infatti il “motore” del processo produttivo e viene impiegata in grandi
quantità. Il 90% dell'acqua utilizzata dalle cartiere viene comunque
continuamente riciclata e il consumo di acqua fresca che viene reintegrata nel
processo si è fortemente ridotto nel tempo. Oggi servono in media 22 litri
d'acqua per produrre un kg di carta, mentre negli anni '70 ne servivano più di
100. L'acqua impiegata nelle cartiere non è comunque persa, ma viene restituita
al corpo idrico superficiale dopo essere depurata.
Perché si dovrebbe prediligere l’acquisto di prodotti con contenuti
riciclati?
Il riciclaggio è un’importante tecnica
di modifica del flusso dei rifiuti, sottraendoli alle discariche già
sovraccariche. La carta raccolta viene utilizzata come materia prima per la
produzione di carta, scatole e prodotti in carta tissue riciclati. Il
riciclaggio, inoltre, protegge le foreste riducendo la necessità di fibre
vergini. Ma riciclare significa qualcosa in più che semplicemente collettare
oggetti riciclabili. I tre elementi essenziali del riciclaggio comprendono la
raccolta dei rifiuti, la produzione di nuovi prodotti da materiale riciclato e
l’acquisto di questi oggetti. Acquistando i prodotti riciclati aiuti a
rafforzare il mercato di tali prodotti, supporti le nuove tecnologie e crei
mercati più stabili per la vendita dei materiali ottenuti dal riciclaggio.
Quando acquisti prodotti in carta riciclata, stai facendo la tua parte a favore
dell'ambiente.
Qual è la differenza tra materiale di scarto pre-consumer e post-consumer?
Per rifiuti pre-consumo, anche
conosciuti come rifiuti post-industriali, si intende generalmente materiale
sottratto dal flusso dei rifiuti durante un processo di fabbricazione. E’
escluso da tale concetto il riutilizzo di materiali rilavorati, rimacinati o
dei residui generati in un processo e in grado di essere recuperati nello
stesso processo che li ha generati. Per rifiuti post-consumo si intendono
generalmente i rifiuti della carta generati in casa o in ufficio dopo il loro
utilizzo. Ad esempio i giornali che sono riciclati dopo essere stati letti
vengono considerati rifiuti post-consumo.
Qual è la differenza tra riciclato
e riciclabile?
I prodotti riciclati devono contenere
almeno alcuni materiali recuperati o ottenuti dal flusso di rifiuti solidi sia
durante il processo di produzione (pre-consumo) e/o dopo il loro utilizzo
(post-consumo). Riciclabile significa che il prodotto può essere raccolto,
separato o comunque recuperato dal flusso di rifiuti solidi per il suo
riutilizzo, la produzione o l'assemblaggio di un altro prodotto o confezione
attraverso un programma di riciclaggio prestabilito. Il fatto di avere un contenuto
riciclato non significa che il prodotto sia riciclabile, anche se molti
prodotti in carta possono essere riciclati attraverso programmi di riciclaggio
prestabiliti.
Perché non si passa a una produzione di carta basata al 100% su carta
riciclata?
Anche riciclando al massimo, le
strutture di riciclaggio della carta non sarebbero in grado di sostenere la
produzione di carta con soli prodotti riciclati. Questo poiché siste una
fornitura limitata di fibre riciclate dalla quale poter attingere per produrre
nuova carta. È stimato infatti che se tutta la carta per la stampa e la
scrittura fosse composta di solo materiale riciclato, il livello massimo
sostenibile per quanto riguarda il contenuto di prodotto riciclato post-consumo
sarebbe minore del 10%.
Cosa significa il simbolo del riciclo?
Questo simbolo è il nastro di Möbius. Si
tratta di un simbolo di riciclaggio con la forma di tre frecce che si inseguono
costituenti un triangolo e significa che il prodotto o la confezione sono stati
prodotti utilizzando materiali riciclati, sono riciclabili oppure indica il
tipo di plastica utilizzata per la confezione. Le informazioni vengono spesso
messe dentro o fuori il nastro di Möbius per mostrare la quantità del contenuto
riciclato o per indicare quale parte del prodotto sia riciclabile.
Cosa si intende per sostenibilità quando si parla di prodotti?
Il prodotto sostenibile è quello che
viene realizzato, utilizzato e smaltito senza esaurire le risorse della terra o
senza causare danni all'ambiente. Le caratteristiche dei prodotti sostenibili
comprendono l’uso responsabile di risorse rinnovabili, la minimizzazione dei
trasporti per preservare il combustibile fossile, la produzione responsabile
per ridurre l’inquinamento e la riciclabilità del prodotto. La carta è una
risorsa rinnovabile e la catena di custodia certifica che la fonte da cui la
carta è tratta è stata oggetto di controllo da parte di soggetti esterni.
Cosa significa catena di custodia?
La carta con certificazione della Catena
di Custodia proviene da una foresta dove tutti gli alberi vengono nuovamente
piantati dopo essere stati abbattuti. Il disboscamento illecito è proibito e le
foreste di antica formazione sono protette da tale pratica. La Catena di
Custodia (Chain of Custody, CoC) è un sistema di certificazione caratterizzato
da un controllo da parte di soggetti esterni. Si tratta di un controllo passo
per passo dei canali attraverso i quali i prodotti forestali vengono
distribuiti a partire dalla foresta di origine, per continuare con tutte le
fasi della produzione fino ad arrivare al prodotto finale. Tale sistema viene
utilizzato per tracciare e verificare l’origine e la percentuale di fibre di
legno certificate utilizzate nel prodotto finale.
Cosa si intende per gestione forestale sostenibile?
La gestione forestale sostenibile
comprende la gestione degli appezzamenti forestali in modo conforme alle
necessità sociali, economiche, ecologiche e culturali delle generazioni
presenti e future. Ciò significa che gli alberi tagliati sono piantati
nuovamente o fatti ricrescere naturalmente, l’habitat animale e le risorse
idriche sono protette in modo che la foresta possa sopravvivere e prosperare
per generazioni.
Cos’è il FSC?
Il Forest Stewardship Council (FSC) è
un’organizzazione internazionale non governativa che sostiene e favorisce una
adeguata gestione delle foreste da un punto di vista ambientale, sociale ed
economico. Il FSC fornisce la certificazione della Catena di Custodia per la
gestione sostenibile delle foreste, in maniera simile alla SFI. Per maggiori
informazioni consultare: www.fsc.org
Cos’è il PEFC?
Il PEFC, cioè il Programma di
Valutazione degli schemi di certificazione forestale, è una confederazione
indipendente per il riconoscimento reciproco dei sistemi di certificazione
forestale nazionali e regionali. I sistemi PEFC si basano su criteri internazionalmente
riconosciuti le cui etichette certificano che il legno, oggetto di autonoma
attività di controllo, proviene da foreste gestite in modo sostenibile. Il SFI
è il membro statunitense del PEFC. Per maggiori informazioni sul PEFC,
consultare: www.pefc.org