Amatissimi dai bambini di tutto il mondo, diffusi tra gli
adolescenti ed utilizzati anche dagli adulti, è forse una delle più belle e
versatili invenzioni nel campo della cancelleria. Sembra stano che, pochi anni
dopo la sua nascita, durante gli anni '50, fosse utilizzato principalmente per
soddisfare esigenze industriali come, per esempio, la marchiatura delle merci e
che in così pochi anni la sua diffusione si sia estesa a tutto il mondo.
Si potrebbe pensare che uno strumento così amato ed anche,
perché no, innovativo abbia tratto le sue origini da studi approfonditi; in
realtà, come tutte le grandi innovazioni, non è che una variazione e miglioria
di uno strumento preesistente. Da dove trae origine l'idea del pennarello è una
questione di facile intuizione: potremo dire infatti che i pennarelli siano
un'evoluzione della classica penna a sfera, in quanto sono costituiti da un
serbatoio di inchiostro, protetto da un contenitore di plastica dura che può
variare di grandezza a seconda del tipo di pennarello; la differenza di
struttura tra il pennarello e la biro sta però nella punta: invece di avere una
piccola sfera, la punta del pennarello è formata da una sorta di pennello in
materiale sintetico (feltro o nylon) che può variare di grossezza e di forma a
seconda dell'uso a cui il pennarello è destinato.
Apprezzati anche da molti artisti, per la loro
caratteristica di garantire un tratto sicuro ed omogeneo, i pennarelli si sono
rapidamente diffusi grazie all'estrema rapidità e facilità di uso, mentre, tra
i bambini, a fare il successo di questa invenzione, è stata la vivacità e la
vasta gamma dei colori.
Ecco allora svelate le caratteristiche fondamentali di
questo prodotto: la brillantezza dei colori; la vasta gamma di colori allegri e
vivaci; la nitidezza del tratto; la versatilità, in quanto assolvono efficacemente
a diverse funzioni e sono facilmente utilizzabili da tutti; la trasparenza,
poiché alcuni tipi di pennarelli possono essere sovrapposti ad altri tratti
senza però coprirli, bensì mettendoli in evidenza.
Proprio per le loro caratteristiche cromatiche, i pennarelli
sono utilizzati nell'arte, per disegni che necessitino di comunicare qualcosa
di immediato anche attraverso il colore, e nel mondo del lavoro, per
evidenziare e sottolineare parti importanti dei documenti.
Insomma, i pennarelli popolano ogni angolo del nostro mondo
e sono in grado di tramutare i nostri pensieri in colori; sono ovunque: negli
uffici, nelle scuole, negli zaini di tutti i bambini ed in tutte le case.
MAGIC MARKER E NASCITA DEL PENNARELLO
Il primo pennarello è stato brevettato nel 1910 negli stati
Uniti da Lee Newman. Si trattava fondamentalmente di un cilindro pieno
d’inchiostro che portava ad una punta in feltro. Questo oggetto, così come
quelli brevettati negli anni successivi fino anche agli anni Quaranta, non
erano commercialmente utilizzabili, poiché presentavano troppi problemi nel
segno che lasciavano, e non ebbero riscontro sul mercato americano. Il primo
pennarello moderno (e utilizzabile) è stato il "Magic Marker " di
Sidney Rosenthal; pennarello che inventò e iniziò a vendere nel 1953. Questo
pennarello aveva un tubo di vetro per inchiostro per un corpo e uno stoppino in
feltro; il nome “Magic Marker” nome deriva dal fatto che era in grado di
scrivere su qualsiasi superficie. A metà degli anni ’50 Luigi Barosso, chimico
di Settimo Torinese, inventa la penna a feltro di lana mentre Yukio Horie della
Tokyo Stationery Company, pochi anni più tardi, nel 1962, inventa una penna moderna
con punta in fibra.
IN ITALIA: IL PRIMO PENNARELLO ITALIANO E LA FORTUNA
DEGLI ANNI ‘60
Erano gli anni ’50, quando il Fondatore del Gruppo Etafelt,
osservando i pennelli giapponesi, ideò un nuovo strumento per la scrittura
costituito da una punta in feltro compresso e da un tampone in grado di
trattenere l’inchiostro e di lasciarlo defluire poco per volta. Ancora non lo
sapeva, ma aveva dato vita al 1° pennarello italiano. Il problema principale,
però, era dato dall’inchiostro, che non doveva essiccare troppo velocemente.
Dopo vari tentativi la prima penna in feltro vede la luce con la punta realizzata
con placche di lana intinte con resine poliestere e pressate a caldo, un
tampone con l’inchiostro imbevuto per capillarità e dosato automaticamente, ed
il fusto, passando dal vetro all’alluminio, sostituito definitivamente con
tubetti trafilati in PVC. Nasce così SKRIBA, il primo pennarello italiano.
In Italia i pennarelli o “penne a feltro” incominciano però
ad avere un mercato importante solo nei primi anni Sessanta. La FILA è tra le
aziende distributrici del primo esempio di pennarello commercialmente rilevante
in Italia, la “penna a feltro” Every, americana, che è distribuita, nel 1963.
Pochi anni più tardi la FILA produrrà la penna “Plumita” una penna a fibra, e
il Penfix a forma di stilografica con punta feltro in 10 colori diversi. All’inizio
degli anni Settanta la “penna a feltro” è oramai diventata , comunemente, il
“pennarello” ed è entrata di diritto nel corredo scolastico degli alunni
italiani. Gli astucci non contengono più solo matite colorate ma si
incominciano a dividere gli spazi tra matite e pennarelli in egual misura. Dal
1965 anche le penne a fibra rientreranno nella linea Giotto sotto la categoria
“Penne a feltro e Nylon”. Tra questi la Giotto feltro e la Giotto Fibra con
punta di Nylon in 12 colori. Nel 1971 ad esempio troviamo negli astucci il Giotto
Feltro (commercializzato in 12 colori) e il Giotto Fibra ( in 24 colori).
I primi pennarelli FILA hanno il fusto bianco e solo il
tappo, colorato, li distingue uno dall’altro. La scatola che il contiene
riprende la storica copertina del giovane Giotto che disegna le pecore. Solo
successivamente dopo il 1972 il corpo dei pennarelli viene colorato mentre i
cappucci diventano bianchi.
Nel 1985 viene lanciata la linea Giotto Turbo Color, Giotto
Turbo Maxi, Giotto Turbo Vision, Giotto Turbo Magic. Non sono più pennarelli come quelli di
vent’anni prima – che si consumavano molto velocemente – ma piuttosto una nuova
generazione di pennarelli, talmente perfezionati, che è possibile trovarne
qualcuno di oltre trent’anni fa ancora funzionante, anche se venivano garantiti
per soli 5 anni.
Oggi i pennarelli si trovano di molte varianti di colore in
più rispetto ad anni fa e anche le dimensioni dei pennini, la forma del
pennarello e le tipologie d’inchiostri e varianti sono tantissime (con
inchiostri superlavabili, studiati per bambini molto piccoli, con punte
sottili, grandi, a forma conica, a scalpello, adatti a colorare materiali
diversi come tessuti, ceramiche, pelle o metallo). Anche i componenti
utilizzati – fusto, cappuccio, tappo, tampone e pennino – si sono costantemente
evoluti per offrire pennarelli sempre più sicuri e duraturi.
Durante il periodo di Lock down abbiamo letto sui quotidiani
nazionali una discussione tra politici chiamata “La battaglia del Pennarello”.
Questa nasce il 28 marzo 2020 con una presa di posizione del sindaco di Milano
in disaccordo con Regione e Stato Centrale che vietavano la vendita degli
articoli da disegno e di cancelleria nei grandi magazzini in quanto non
ritenuti beni di prima necessità. Una battaglia poi vinta che però segnala come
oggi il pennarello abbia raggiunto una posizione rappresentativa per tutti gli
strumenti creativi del mondo della cartoleria e della cancelleria.
TIPI DI PENNARELLO
Proprio per la loro grande versatilità e per i molteplici
usi a cui può essere destinato, il pennarello assume forme e caratteristiche
diverse a seconda dei casi. A punta grossa o sottile, tonda a punta, morbida o
rigida, pennarelli lavabili, solubili o indelebili? è così vasta la scelta che
per distinguere tutti i tipi di pennarelli presenti sul mercato non è stato
sufficiente un solo termine, bensì ci si è dovuto inventare un nome per ciascun
tipo. Questi nomi indicano solitamente la funzione a cui quel tipo di
pennarello è adibito e sono radicati talmente tanto nel vocabolario comune che
spesso ci si dimentica, come nel caso dell'evidenziatore, che fanno comunque
parte del grande mondo dei pennarelli. Ma vediamo, con più precisione, quali
sono le principali tipologie di pennarelli:
PENNARELLI CON COLORE A SPIRITO
Molto diffusi nella cancelleria comune, sono un tipo di
pennarello il cui inchiostro è costituito da una soluzione acquosa di coloranti
ed alcol; questo viene assorbito dalla punta in materiale sintetico e
trasferito, in modo uniforme, sulla superficie cartacea.
EVIDENZIATORI
Sono tra le tipologie di pennarello più conosciute e sono
utilizzati in diversissimi ambiti come lo studio ed il lavoro. La
caratteristica degli evidenziatori risiede nel colore: infatti, il colore non
cancella né copre ciò che sta sotto ma, grazie alla propria brillantezza e
trasparenza, permette di mettere in evidenza ciò che si intende sottolineare.
PENNARELLO INDELEBILE
È un tipo di pennarello particolarmente resistente, in grado
di scrivere sulle più svariate superfici come
legno, metallo, plastica e pietra. A differenza dei colori a spirito,
l'inchiostro dei pennarelli indelebili è generalmente resistente all'acqua e
alla frizione; questo grazie ai componenti aggiuntivi nell'inchiostro come
xilene, alcol e toluene. Questi composti, oltre che renderne permanente il
tratto, rendono riconoscibile il pennarello indelebile anche attraverso
l'odore. Solitamente però, proprio a causa di questi componenti altamente
tossici, l'uso dei pennarelli indelebili viene sconsigliato ai bambini.
Sfatiamo però il mito del pennarello incancellabile, perché
il tratto dell'indelebile può essere facilmente tolto con lavaggi ad alta
pressione o con un semplice acetone.
PENNARELLO LAVABILE
Sono pennarelli adatti ai piccoli artisti. Questo tipo di
pennarelli, dopo il lavaggio, scompare senza lasciare alcuna traccia. E' un
grande vantaggio per i genitori perchè di lasciare giocare i propri bambini
senza la preoccupazione che possano sporcarsi. Accanto a questa caratteristica
di lavabilità poi, troviamo pennarelli creati appositamente per i piccini, in
cui sono stati tolti alcuni elementi chimici nocivi per la salute.
PENNARELLO CANCELLABILE A SECCO
È un tipo di pennarello studiato per scrivere su lavagne
bianche o proiettori per lucidi il cui tratto può essere cancellato con una
semplice spugna, oppure, addirittura, con un solo dito, perché l'inchiostro che
contiene non ha al proprio interno alcun tipo di solventi, perciò si posa
semplicemente sulla superficie senza legarvisi.
PENNARELLO AD INCHIOSTRO INVISIBILE
Sono pennarelli dotati di un inchiostro invisibile che è
possibile vedere solo se esposto a speciali raggi ultravioletti. Questi
pennarelli vengono utilizzati solitamente per marchiare oggetti di grande
valore che quindi, se rubati o smarriti, potranno essere facilmente
riconoscibili. Oggi, questi pennarelli sono stati diffusi dalle industrie anche
come gioco per i più giovani.
ELECTION MAKER
È forse la tipologia di pennarello meno conosciuta ed è
usata principalmente da alcuni Stati. L'inchiostro è permanente e, spesso, a
base di ingredienti fotosensibili; queste caratteristiche consentono l'utilizzo
degli election maker nella prevenzione delle frodi soprattutto in ambito
elettorale e sanitario.