Nascita e fortuna del pennarello

9 maggio 2023
Il pennarello, compagno inseparabile dei nostri disegni fin dalla tenera età, è uno degli strumenti più diffusi e conosciuti per il disegno in tutte le sue forme.

Amatissimi dai bambini di tutto il mondo, diffusi tra gli adolescenti ed utilizzati anche dagli adulti, è forse una delle più belle e versatili invenzioni nel campo della cancelleria. Sembra stano che, pochi anni dopo la sua nascita, durante gli anni '50, fosse utilizzato principalmente per soddisfare esigenze industriali come, per esempio, la marchiatura delle merci e che in così pochi anni la sua diffusione si sia estesa a tutto il mondo.

Si potrebbe pensare che uno strumento così amato ed anche, perché no, innovativo abbia tratto le sue origini da studi approfonditi; in realtà, come tutte le grandi innovazioni, non è che una variazione e miglioria di uno strumento preesistente. Da dove trae origine l'idea del pennarello è una questione di facile intuizione: potremo dire infatti che i pennarelli siano un'evoluzione della classica penna a sfera, in quanto sono costituiti da un serbatoio di inchiostro, protetto da un contenitore di plastica dura che può variare di grandezza a seconda del tipo di pennarello; la differenza di struttura tra il pennarello e la biro sta però nella punta: invece di avere una piccola sfera, la punta del pennarello è formata da una sorta di pennello in materiale sintetico (feltro o nylon) che può variare di grossezza e di forma a seconda dell'uso a cui il pennarello è destinato.

Apprezzati anche da molti artisti, per la loro caratteristica di garantire un tratto sicuro ed omogeneo, i pennarelli si sono rapidamente diffusi grazie all'estrema rapidità e facilità di uso, mentre, tra i bambini, a fare il successo di questa invenzione, è stata la vivacità e la vasta gamma dei colori.

Ecco allora svelate le caratteristiche fondamentali di questo prodotto: la brillantezza dei colori; la vasta gamma di colori allegri e vivaci; la nitidezza del tratto; la versatilità, in quanto assolvono efficacemente a diverse funzioni e sono facilmente utilizzabili da tutti; la trasparenza, poiché alcuni tipi di pennarelli possono essere sovrapposti ad altri tratti senza però coprirli, bensì mettendoli in evidenza.

Proprio per le loro caratteristiche cromatiche, i pennarelli sono utilizzati nell'arte, per disegni che necessitino di comunicare qualcosa di immediato anche attraverso il colore, e nel mondo del lavoro, per evidenziare e sottolineare parti importanti dei documenti.

Insomma, i pennarelli popolano ogni angolo del nostro mondo e sono in grado di tramutare i nostri pensieri in colori; sono ovunque: negli uffici, nelle scuole, negli zaini di tutti i bambini ed in tutte le case.

 

 

MAGIC MARKER E NASCITA DEL PENNARELLO

Il primo pennarello è stato brevettato nel 1910 negli stati Uniti da Lee Newman. Si trattava fondamentalmente di un cilindro pieno d’inchiostro che portava ad una punta in feltro. Questo oggetto, così come quelli brevettati negli anni successivi fino anche agli anni Quaranta, non erano commercialmente utilizzabili, poiché presentavano troppi problemi nel segno che lasciavano, e non ebbero riscontro sul mercato americano. Il primo pennarello moderno (e utilizzabile) è stato il "Magic Marker " di Sidney Rosenthal; pennarello che inventò e iniziò a vendere nel 1953. Questo pennarello aveva un tubo di vetro per inchiostro per un corpo e uno stoppino in feltro; il nome “Magic Marker” nome deriva dal fatto che era in grado di scrivere su qualsiasi superficie. A metà degli anni ’50 Luigi Barosso, chimico di Settimo Torinese, inventa la penna a feltro di lana mentre Yukio Horie della Tokyo Stationery Company, pochi anni più tardi, nel 1962, inventa una penna moderna con punta in fibra.

IN ITALIA: IL PRIMO PENNARELLO ITALIANO E LA FORTUNA DEGLI ANNI ‘60

Erano gli anni ’50, quando il Fondatore del Gruppo Etafelt, osservando i pennelli giapponesi, ideò un nuovo strumento per la scrittura costituito da una punta in feltro compresso e da un tampone in grado di trattenere l’inchiostro e di lasciarlo defluire poco per volta. Ancora non lo sapeva, ma aveva dato vita al 1° pennarello italiano. Il problema principale, però, era dato dall’inchiostro, che non doveva essiccare troppo velocemente. Dopo vari tentativi la prima penna in feltro vede la luce con la punta realizzata con placche di lana intinte con resine poliestere e pressate a caldo, un tampone con l’inchiostro imbevuto per capillarità e dosato automaticamente, ed il fusto, passando dal vetro all’alluminio, sostituito definitivamente con tubetti trafilati in PVC. Nasce così SKRIBA, il primo pennarello italiano.

 

In Italia i pennarelli o “penne a feltro” incominciano però ad avere un mercato importante solo nei primi anni Sessanta. La FILA è tra le aziende distributrici del primo esempio di pennarello commercialmente rilevante in Italia, la “penna a feltro” Every, americana, che è distribuita, nel 1963. Pochi anni più tardi la FILA produrrà la penna “Plumita” una penna a fibra, e il Penfix a forma di stilografica con punta feltro in 10 colori diversi. All’inizio degli anni Settanta la “penna a feltro” è oramai diventata , comunemente, il “pennarello” ed è entrata di diritto nel corredo scolastico degli alunni italiani. Gli astucci non contengono più solo matite colorate ma si incominciano a dividere gli spazi tra matite e pennarelli in egual misura. Dal 1965 anche le penne a fibra rientreranno nella linea Giotto sotto la categoria “Penne a feltro e Nylon”. Tra questi la Giotto feltro e la Giotto Fibra con punta di Nylon in 12 colori. Nel 1971 ad esempio troviamo negli astucci il Giotto Feltro (commercializzato in 12 colori) e il Giotto Fibra ( in 24 colori).

I primi pennarelli FILA hanno il fusto bianco e solo il tappo, colorato, li distingue uno dall’altro. La scatola che il contiene riprende la storica copertina del giovane Giotto che disegna le pecore. Solo successivamente dopo il 1972 il corpo dei pennarelli viene colorato mentre i cappucci diventano bianchi.

Nel 1985 viene lanciata la linea Giotto Turbo Color, Giotto Turbo Maxi, Giotto Turbo Vision, Giotto Turbo  Magic. Non sono più pennarelli come quelli di vent’anni prima – che si consumavano molto velocemente – ma piuttosto una nuova generazione di pennarelli, talmente perfezionati, che è possibile trovarne qualcuno di oltre trent’anni fa ancora funzionante, anche se venivano garantiti per soli 5 anni.

Oggi i pennarelli si trovano di molte varianti di colore in più rispetto ad anni fa e anche le dimensioni dei pennini, la forma del pennarello e le tipologie d’inchiostri e varianti sono tantissime (con inchiostri superlavabili, studiati per bambini molto piccoli, con punte sottili, grandi, a forma conica, a scalpello, adatti a colorare materiali diversi come tessuti, ceramiche, pelle o metallo). Anche i componenti utilizzati – fusto, cappuccio, tappo, tampone e pennino – si sono costantemente evoluti per offrire pennarelli sempre più sicuri e duraturi.

Durante il periodo di Lock down abbiamo letto sui quotidiani nazionali una discussione tra politici chiamata “La battaglia del Pennarello”. Questa nasce il 28 marzo 2020 con una presa di posizione del sindaco di Milano in disaccordo con Regione e Stato Centrale che vietavano la vendita degli articoli da disegno e di cancelleria nei grandi magazzini in quanto non ritenuti beni di prima necessità. Una battaglia poi vinta che però segnala come oggi il pennarello abbia raggiunto una posizione rappresentativa per tutti gli strumenti creativi del mondo della cartoleria e della cancelleria.

TIPI DI PENNARELLO

Proprio per la loro grande versatilità e per i molteplici usi a cui può essere destinato, il pennarello assume forme e caratteristiche diverse a seconda dei casi. A punta grossa o sottile, tonda a punta, morbida o rigida, pennarelli lavabili, solubili o indelebili? è così vasta la scelta che per distinguere tutti i tipi di pennarelli presenti sul mercato non è stato sufficiente un solo termine, bensì ci si è dovuto inventare un nome per ciascun tipo. Questi nomi indicano solitamente la funzione a cui quel tipo di pennarello è adibito e sono radicati talmente tanto nel vocabolario comune che spesso ci si dimentica, come nel caso dell'evidenziatore, che fanno comunque parte del grande mondo dei pennarelli. Ma vediamo, con più precisione, quali sono le principali tipologie di pennarelli:

 

PENNARELLI CON COLORE A SPIRITO

Molto diffusi nella cancelleria comune, sono un tipo di pennarello il cui inchiostro è costituito da una soluzione acquosa di coloranti ed alcol; questo viene assorbito dalla punta in materiale sintetico e trasferito, in modo uniforme, sulla superficie cartacea.

 

EVIDENZIATORI

Sono tra le tipologie di pennarello più conosciute e sono utilizzati in diversissimi ambiti come lo studio ed il lavoro. La caratteristica degli evidenziatori risiede nel colore: infatti, il colore non cancella né copre ciò che sta sotto ma, grazie alla propria brillantezza e trasparenza, permette di mettere in evidenza ciò che si intende sottolineare.

 

PENNARELLO INDELEBILE

È un tipo di pennarello particolarmente resistente, in grado di scrivere sulle più svariate superfici come  legno, metallo, plastica e pietra. A differenza dei colori a spirito, l'inchiostro dei pennarelli indelebili è generalmente resistente all'acqua e alla frizione; questo grazie ai componenti aggiuntivi nell'inchiostro come xilene, alcol e toluene. Questi composti, oltre che renderne permanente il tratto, rendono riconoscibile il pennarello indelebile anche attraverso l'odore. Solitamente però, proprio a causa di questi componenti altamente tossici, l'uso dei pennarelli indelebili viene sconsigliato ai bambini.

Sfatiamo però il mito del pennarello incancellabile, perché il tratto dell'indelebile può essere facilmente tolto con lavaggi ad alta pressione o con un semplice acetone.

 

PENNARELLO LAVABILE

Sono pennarelli adatti ai piccoli artisti. Questo tipo di pennarelli, dopo il lavaggio, scompare senza lasciare alcuna traccia. E' un grande vantaggio per i genitori perchè di lasciare giocare i propri bambini senza la preoccupazione che possano sporcarsi. Accanto a questa caratteristica di lavabilità poi, troviamo pennarelli creati appositamente per i piccini, in cui sono stati tolti alcuni elementi chimici nocivi per la salute.

 

PENNARELLO CANCELLABILE A SECCO

È un tipo di pennarello studiato per scrivere su lavagne bianche o proiettori per lucidi il cui tratto può essere cancellato con una semplice spugna, oppure, addirittura, con un solo dito, perché l'inchiostro che contiene non ha al proprio interno alcun tipo di solventi, perciò si posa semplicemente sulla superficie senza legarvisi.

 

PENNARELLO AD INCHIOSTRO INVISIBILE

Sono pennarelli dotati di un inchiostro invisibile che è possibile vedere solo se esposto a speciali raggi ultravioletti. Questi pennarelli vengono utilizzati solitamente per marchiare oggetti di grande valore che quindi, se rubati o smarriti, potranno essere facilmente riconoscibili. Oggi, questi pennarelli sono stati diffusi dalle industrie anche come gioco per i più giovani.

 

ELECTION MAKER

È forse la tipologia di pennarello meno conosciuta ed è usata principalmente da alcuni Stati. L'inchiostro è permanente e, spesso, a base di ingredienti fotosensibili; queste caratteristiche consentono l'utilizzo degli election maker nella prevenzione delle frodi soprattutto in ambito elettorale e sanitario.

Tags: pennarelli
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