Il
Greenbiulino è realizzato interamente in cotone biologico e poliestere
riciclato ed è ideato per rispondere alle esigenze di una fetta sempre più
ampia di una popolazione attenta alla sostenibilità delle proprie scelte.
“Il mondo dell’abbigliamento – dice Federica Marta, direttrice
R&D in Siggi – deve orientarsi alla sostenibilità, sposando un approccio al
design e alla produzione che rifiuti l’uso di sostanze tossiche a danno
dell’ambiente e dell’uomo, cambiando la produzione a favore di una visione
più etica e sostenibile.”
In tutta la popolazione, e soprattutto fra i più giovani, futuri
genitori, si sta creando una nuova cultura molto attenta alle scelte
di vita e di consumo: un’indagine del 2021 di Sofidel,
fatta su 2.000 giovani dai 18 ai 34 anni, evidenzia un crescente livello di
interesse sui temi dello sviluppo sostenibile, col il 60% degli intervistati che
dichiara di voler contribuire attivamente alla salvaguardia del bene comune.
Ma in che modo? Ad esempio, il 64% degli under 35 sceglie di non usare auto o scooter, preferendo spostarsi in bici o a piedi,
così da diminuire l’inquinamento dovuto ai gas di scarico. Per lo stesso
motivo, il 75% dei giovani italiani sceglie i viaggi green. Secondo
le ricerche di mercato di IBM (Institute for Business Value) del 2020 si
stanno formando consumatori più consapevoli, con un 77% dei consumatori che
preferisce brand sostenibili e rispettosi dell’ambiente.
Stando al report del 2020 “Fashion on climate”, l’industria
dell’abbigliamento è responsabile del 4% delle emissioni globali,
circa 2,1 miliardi di tonnellate di CO2 equivalenti – quanto
Francia, Regno Unito e Germania messi insieme – perlopiù a causa della lunga
catena di approvvigionamento. Ma il range può variare fino al 10% delle
emissioni globali, in base ai dati considerati.
In generale, poi, l'industria della moda è fra
quelle che inquinano e sfruttano di più le risorse idriche, arrivando a pesare
col 20% del consumo di acqua a livello mondiale, ossia 79 trilioni di
litri.
Ciò non significa, tuttavia, che tutto il settore
tessile sia sempre impattante sull’ambiente. La moda sostenibile, come quella perseguita da Siggi Group
negli ultimi anni, è una soluzione per cambiare questa tendenza e avere
un minore impatto sulla Terra, garantendo l’assenza di prodotti chimici
inquinanti nelle fasi di produzione. Scegliere la moda sostenibile a
discapito della fast
fashion equivale inoltre a tutelare i diritti dei
lavoratori, ad acquistare consapevolmente e a incentivare la produzione
locale.
L’utilizzo di fibre organiche, come il cotone biologico, allunga il
ciclo di vita dei prodotti, disincentivando così la moda usa e getta.
Diminuendo la produzione mondiale di abbigliamento si riduce l’emissione di
gas a effetto serra, dei quali la moda è tra i principali responsabili.
L’uso di materiali più naturali, oltre a contribuire al miglioramento
dell’ambiente, è a favore anche dell’uomo. “Alcune
sostanze chimiche utilizzate durante i processi di lavorazione, se non
ben controllate o di qualità, possono permanere sui tessuti ed entrare a
contatto con la pelle”, fa notare Federica Marta. “Per tale motivo
siamo ancora più attenti quando si tratta di scegliere i materiali da
utilizzare per la realizzazione dei grembiulini per i bambini, selezionando
quelli certificati Oeko-Tex® Standard 100,
una certificazione internazionale che garantisce la completa assenza di
sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente nei prodotti tessili.
Anche il packaging dei grembiulini Siggi è green: le
buste sono in poliestere riciclato, così come gli appendini; cartoncini,
cartellini e shoppers sono in carta riciclata.
La collezione Greenbiulino è uscita nel 2021, un anno ancora
penalizzato dal Covid, ma durante l’ultima campagna vendite Siggi ha registrato
un raddoppio degli acquisti rispetto all’anno precedente, con un 42% di
clienti che ha scelto di inserire i Greenbiulini nell’ordine.
“Seguendo i cambiamenti del mercato, la proposta di Siggi continua a
crescere e si rimodula – commenta Roberta Marta, soddisfatta dei risultati
raggiunti – lasciando sempre più spazio ai prodotti ecologici, che
crescono di quasi il triplo rispetto all’anno precedente, a dimostrazione che
l’azienda è sempre attenta alle esigenze del cliente che necessita di
evoluzione e varietà di prodotti, prezzi adeguati e un servizio puntuale e
preciso.”
Un mercato importante,
quello dei grembiulini, che Siggi conosce bene e che negli ultimi anni ha visto
una crescita costante: il fatturato delle linee scuola, che nel totale
del gruppo vale ben il 20%, ha segnato un +60% rispetto al 2020, anno in
cui il mercato ha iniziato a riprendersi dalle difficoltà legate al Covid, con
un totale di oltre 800.000 capi, e un +30% rispetto al 2019, in
periodo pre-Covid. Quest’ultimo dato, in particolare, mette in evidenza come
Siggi sia riuscita a erodere importanti quote di mercato alla concorrenza.
Roberta Marta conclude con una riflessione: “Avere cura
del bene comune è anche questo: scegliere nella propria quotidianità prodotti
che abbiano a cuore il futuro di tutti noi. I bambini che cresceranno con
questi valori saranno quelli che potranno fare la differenza, perché il futuro
è nelle loro mani.”