L’Italia uscita dalla pandemia è un Paese dove i libri sono ancora più presenti nella vita di ragazzi e bambini, anche di quelli più piccoli, e dove un numero crescente di genitori e insegnanti si impegnano nell’educazione alla lettura. Secondo gli ultimi dati riferiti ai primi mesi del 2023, nella fascia 4-14 anni sono il 96% i ragazzi e le ragazze che hanno letto almeno un libro non scolastico negli ultimi dodici mesi, contro il 75% del 2018. Nella fascia 0-3 anni, le letture ad alta voce di genitori e insegnanti, la manipolazione di libri tattili, cartonati, illustrati, animati, da colorare e altre forme di pre-lettura hanno coinvolto il 70% dei bambini e delle bambine. Erano il 49% nel 2018.
“Questa forte crescita può avere diverse ragioni – spiega
Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi dell’Associazione Italiana
Editori (AIE) –. La prima è che le giovani coppie di genitori sono diventate
più consapevoli del ruolo che i libri e la lettura hanno nello sviluppo del
bambino fin dai primissimi anni. La seconda ragione è che manga, fumetti di
super-eroi e altri prodotti seriali che prima non erano percepiti a pieno come
lettura di libri adesso lo sono, e questo incide nelle risposte. Ma si
intravedono anche i primi effetti delle campagne di promozione alla lettura
infantile come #ioleggoperché”.
I dati fanno parte del modulo di approfondimento su bambini
e ragazzi che ogni due anni l’Associazione Italiana Editori (AIE), con la
collaborazione di Pepe Research, realizza all’interno dell’Osservatorio sulla
lettura e i consumi culturali. L’approfondimento – una prima parziale
anticipazione - è stato presentato oggi alla Bologna Children’s Book Fair, in
un evento organizzato da AIE nell’ambito di Aldus Up, il programma finanziato
dall’Unione Europea attraverso Europa Creativa. Dopo i dati illustrati da
Peresson, sono intervenuti Beatrice Fini (Commissione ragazzi di AIE), Elena
Pasoli (Bologna Children’s Book Fair), Nicoletta Gramantieri (Biblioteca Sala
Borsa) e Carlo Gallucci (Gallucci editore), moderati da Cristina Mussinelli
(AIE).
UN MERCATO IN CRESCITA RISPETTO AL PRE-PANDEMIA
Nel 2022 sono stati comprati 23,2 milioni di copie di libri
per bambini e ragazzi, 2,6 milioni in più rispetto al 2019, anche se in lieve
calo rispetto al 2021, quando erano stati 23,9 milioni. Dei 23,2 milioni di
libri venduti nel 2022, 1 milione sono fumetti e manga, ovvero il 4,4%, in
netta crescita rispetto all’1,5% del 2019. I libri per la prima infanzia (0-5
anni) sono quasi la metà, il 46,1%. Se guardiamo alla produzione, oggi il
mercato dei libri attivi, cartonati, albi da colorare e altri prodotti
riservati alla fascia dei piccolissimi per l’avvicinamento alla lettura
rappresentano il 41% di tutti i titoli pubblicati ogni anno. Questi dati ci
dicono che sono cresciuti in questi anni formati editoriali e generi – dal
fumetto ai libri attivi con poche parole e tante immagini – che implicano forme
di lettura diversi rispetto a quelli tradizionali.
PIÙ LETTORI E PIÙ LIBRI LETTI
Nel 2019, il 78% dei genitori dichiarava di aver letto un
libro insieme a suo figlio negli ultimi dodici mesi. Nel 2022 il dato cresce
all’84%. Questo è uno dei fattori di traino della lettura, oggi al 96% tra i 4
e i 14 anni e al 70% nella fascia 0-3 anni. Il 24% dei lettori legge 12 o più
libri l’anno, il 30% da 7 a 11, il 21% da 4 a 6 e il 25% meno di tre. Dal 2018
a oggi la percentuale di chi legge più di 7 libri l’anno è cresciuta dal 26% al
54%. Quindi non solo sono aumentati i lettori, ma si legge più di prima.
L’8% dei lettori legge più di tre ore la settimana, il 58%
da uno a tre ore, il 38% non più di un’ora. La fisicità del libro gioca in
questa età un ruolo importantissimo: la lettura esclusivamente digitale
riguarda infatti solo l’1% del campione, mentre una percentuale in crescita, il
48%, legge sia in modalità fisiche che digitali. La maggioranza, il 51%,
continua però ad affidarsi solo ai libri a stampa. Tra le forme di lettura
digitale che affiancano quella dei libri a stampa, l’ebook si attesta al 49%,
le app. al 37%, le piattaforme come Wattpad al 17% e l’audiolibro al 14%
(percentuali sul totale della popolazione, erano possibili più risposte).
LA CONCORRENZA DEL DIGITALE, IL RUOLO DEI GENITORI E DELLE
BIBLIOTECHE
La lettura e il libro sono un ambito dove il ruolo di guida
e stimolo delle figure adulte sui ragazzi e bambini è forte e in crescita
rispetto alle rilevazioni precedenti. Nella fascia 7-9 anni, scelgono i titoli
autonomamente il 18% degli intervistati, erano il 37% nel 2018. Tutti gli altri
sono guidati o accompagnati da genitori e insegnanti. Nella fascia 10-14, la
percentuale di chi sceglie in autonomia è del 41%, era del 60% nel 2018.
Per quanto riguarda il piacere della lettura, il 20% del
campione ha un giudizio molto positivo (voto 8-10), il 48% abbastanza positivo
(voto 6-7). Il 32% ha un giudizio negativo. La lettura, d’altra parte, subisce
la concorrenza della televisione in tenera età e, più tardi, delle attività
svolte sullo smartphone (chattare su whatsapp, consultare i social network,
utilizzare le app) nell’occupare il tempo libero dei minori. Ma è in forte
crescita l’utilizzo e la frequentazione delle biblioteche da parte dei giovani.
Quelle scolastiche, che hanno beneficiato negli ultimi sette anni della
campagna #ioleggoperché con 2,5 milioni di nuovi libri donati su tutto il
territorio, sono frequentate dal 41% dei giovani (26% nel 2018), quelle
pubbliche dal 12% (erano il 13% nel 2018).
LA CRESCITA DELLA PRODUZIONE DEDICATA
Nel 2022 il mercato dei libri per bambini e ragazzi in
Italia vale 268,4 milioni di euro. Se aggiungiamo anche i fumetti per bambini e
ragazzi si arriva a una cifra di 283 milioni. È il 18% di quanto hanno speso
gli italiani nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione per
l’acquisto di libri nel 2022. In termini di copie si tratta di 23 milioni di
libri venduti: più di un libro su cinque.