La guerra dei browser

14 luglio 2010
Da Internet Explorer all’avvento di Google Chrome: non esiste un solo modo di navigare in Rete. I concorrenti in gara sfoderano armi sempre più innovative per vincere quella che, da quasi vent’anni, viene chiamata la guerra dei browser.

Da Internet Explorer all’avvento di Google Chrome: non esiste un solo modo di navigare in Rete. I concorrenti in gara sfoderano armi sempre più innovative per vincere quella che, da quasi vent’anni, viene chiamata la guerra dei browser.

Forse non tutti sanno che per navigare in Internet è necessario un programma definito browser, o navigatore, un software che rende leggibile il codice con il quale sono scritte le pagine web. Quando utilizziamo il nostro personal computer, ma anche quando controlliamo l’e-mail con uno smartphone, comunque utilizziamo questo tipo di programma.

L’essenza del browser è il motore di rendering, o layout engine, che definisce la formattazione di una pagina, cioè interpreta il codice e “decide” come i siti vengono visualizzati. È per questo che a seconda del browser utilizzato un sito può vedersi in modo differente.

Oltre agli strumenti indispensabili per una navigazione ottimale, oggi ogni browser è dotato di alcune funzionalità specifiche, come la barra dei tab o linguette, per navigare su più siti nella stessa schermata, la barra integrata per interrogare i motori di ricerca, la barra dei siti preferiti ecc. Altre funzioni interessanti sono gli “acceleratori”, detti anche add-ons, accessori che consentono di accedere con facilità ai servizi che utilizziamo spesso come le mappe, le news, le previsioni del tempo. Si tratta di strumenti che facilitano la navigazione, scorciatoie che fanno risparmiare tempo e fatica agli internauti.

Non solo Internet Explorer

Da quando nel 1995 Microsoft iniziò a diffondere il suo browser, Internet Explorer (IE), come standard integrato nel sistema operativo Windows, questo è diventato il programma di navigazione per eccellenza.

L’avvento di Explorer oscurò la fama del campione in carica, Netscape Navigator, e benché IE sia ancora oggi il browser più diffuso al mondo, è anche il più deprecato e odiato dai programmatori di siti Web. Le cause di questo rifiuto stanno principalmente nei problemi di corretta visualizzazione che comporta Explorer, nell’assenza di innovazione e nella mancanza di rispetto degli standard del World Wide Web Consortium (W3C).

A partire dal 2004 hanno fatto la loro comparsa molti altri sistemi di consultazione, e oggi, oltre a Internet Explorer, si contanto 4 “big”: Firefox, Safari, Opera e Chrome. Col tempo Explorer è andato perdendo punti, e mentre nel 1995 era usato dal 90% degli utenti, l’utilizzo è calato al 60% (statistiche Netapplications.com). Per contro, i browser concorrenti hanno guadagnato quote di mercato, soprattutto perché Explorer è rimasto fermo alla versione 6, per cinque lunghissimi anni.

I migliori browser

Il segreto del successo di qualsiasi programma sta nell’innovazione: l’aggiornamento e la messa a punto degli errori che sfociano in nuove release, o versioni.

Il fatto che i consumatori si abituino a scegliere il proprio programma, basandosi sulla valutazione dei meriti tecnici, è una cosa che può far bene al mercato dei browser, uno dei più remunerativi in campo tecnologico. Oggi, Explorer sta per giungere alla sua versione numero 9, ma non sono stati fatti abbastanza sforzi per superare i problemi, mentre esistono alternative migliori sotto tutti i punti di vista: visualizzazione, usabilità, velocità e sicurezza. Lo spirito di competizione ha permesso l’apertura di nuovi scenari: i tempi di caricamento delle pagine si sono accorciati e, in un’ottica minimalista, si è arrivati allo stile di Chrome, l’ultimo browser nato in casa Google.

Benché sia nato solo recentemente (2004), Firefox, il cui simbolo è appunto una “volpe di fuoco”, ha avuto una crescita esponenziale e raggiunge oggi il 25% degli utenti, aggiudicandosi il 2° posto dopo Explorer. Inoltre Firefox ha stabilito un Guiness dei Primati a giugno 2008, quando in occasione del Download Day è stato scaricato 8 milioni di volte nell’arco di 24 ore. Sono moltissime le estensioni create per Firefox, applicazioni con cui è possibile personalizzare la navigazione: dalla gestione di file, foto, musica, video, alla notifica degli aggiornamenti, dei segnalibri ecc.

Safari è il browser sviluppato da Apple, integrato al sistema operativo Mac OS, ma oggi è installabile anche su PC. Con l’ultima release, la 4, quando viene aperta una scheda vuota, vengono visualizzati i “top sites", un’anteprima dei siti più visitati, che il browser memorizza autonomamente.

Opera è stato uno dei primi web browser a utilizzare la navigazione a schede (tabbed browsing), ovvero la possibilità di consultare più pagine web contemporaneamente, mantenendole all'interno di una sola finestra. Molto apprezzata è la sua versione per dispositivi mobili, Opera Mini, che riesce a comprimere i dati prima che vengano trasferiti a smartphone e palmari.

Google Chrome, nato nel 2008, ha introdotto una ulteriore funzione delle tab, essendo il primo software a utilizzare le schede come processi indipendenti. Senza questa novità, se ad esempio una pagina Web rallenta in particolar modo la navigazione, l’utente deve chiudere l’intera sessione per sbloccare la situazione, perdendo però anche tutte le pagine aperte nelle altre tab. Con Chrome è invece possibile chiudere solo la finestra responsabile del rallentamento.

Il Browser Ballot Screen

Grazie a una direttiva della Commissione Europea, a partire dalla primavera 2010 Microsoft ha dato il via all’operazione Browser Ballot Screen. Fermato il monopolio che imponeva Internet Explorer come browser integrato ai computer con sistema operativo Windows, ora esiste la possibilità di installare uno dei 12 programmi mostrati in ordine casuale dal sistema.

La scelta è comunque possibile per chiunque voglia provare uno degli altri meravigliosi browser. Nessuno di questi software infatti deve essere usato in esclusiva, e sono tutti gratuiti. Benché solo uno possa essere eletto come predefinito, possiamo installarli anche tutti quanti sullo stesso computer.

Per chi trova difficile lasciare Explorer il consiglio è di provarne almeno un altro: dopo poco sarà facile capire perché è meglio convertirsi a un browser più moderno e aderente agli standard.

(Veronica Della Rocca)

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