La bomba: L'era atomica, fine del mondo e fascino pop. Fino a domenica 18 febbraio al Wow di Milano

13 febbraio 2024
Fin dal 1945, la bomba atomica ha fatto il suo ingresso anche nell'immaginario. Tantissime opere, dal fumetto al cinema, hanno raccontato cosa succederebbe in caso di un conflitto nucleare, hanno immaginato un futuro in cui l'energia atomica avrebbe potuto migliorare la vita di tutti o hanno rivelato i retroscena di alcuni episodi fondamentali della storia del secolo scorso. La mostra racconta la bomba atomica attraverso il fumetto e l'immaginario, tra tavole originali, manifesti cinematografici, riviste e giornali d'epoca, video e oggettistica.

Dice il direttore del museo Luigi F. Bona: “Lo scopo della mostra è indurre a riflessioni sulla Bomba, che ritorna periodicamente di attualità come minaccia letale, sulla funzione della Scienza e sulla capacità seduttiva dell’orrore e della distruzione”.

 Il percorso espositivo è scandito da pannelli di approfondimento dedicati alle tappe storiche fondamentali dell’energia nucleare e della bomba atomica, seguite da approfondimenti attraverso tavole originali, pagine a fumetti, manifesti cinematografici, riviste, giornali e oggettistica.

L’atomo e l’energia nucleare sono al centro di due importanti storie a fumetti statunitensi degli anni Trenta: “Nel mondo degli atomi” con Brick Bradford, in cui l’eroe e i suoi amici vengono miniaturizzati compiendo un viaggio all’interno della struttura della materia, e “Il mistero dell’Uomo Nuvola”, un’avventura di Topolino del 1936-1937 in cui uno scienziato in grado di imbrigliare la potenza dell’atomo decide di distaccarsi dal resto dell’umanità, spaventato dagli utilizzi bellici della sua scoperta.

Il contributo italiano alle scoperte fondamentali della fisica nucleare non deve essere dimenticato: viene raccontato nel film “I ragazzi di via Panisperna” (1988), in mostra con il manifesto cinematografico, che prende il nome dalla via in cui si trovava l’Istituto di Fisica a Roma. Il loro lavoro era stato coordinato da Enrico Fermi e ne faceva parte anche il geniale Ettore Majorana, scienziato che scompare misteriosamente nel 1938, la cui vita viene raccontata nel volume a fumetti “Il segreto di Majorana” di Francesca Riccioni e Silvia Rocchi, in mostra con alcune tavole originali.

Il Progetto Manhattan è narrato con grande attenzione ai dettagli nel volume a fumetti “La bomba” di Didier Alcante, Laurent-Frédéric Bollée e Denis Rodier. Le conseguenze dello scoppio di Hiroshima dal punto di vista giapponese si trovano invece nel manga “Gen di Hiroshima” di Keiji Nakazawa. La tragedia di Hiroshima è lo spunto anche per una storia di Martin Mystère, “Le mille gru di Hiroshima” di Andrea Cavaletto e Fabio Piacentini, in mostra con una selezione di tavole digitali.

Nel lungo periodo della Guerra Fredda, in cui cresce la percezione che un nuovo conflitto tra le due superpotenze Stati Uniti e Unione Sovietica potrebbe annientare la razza umana, l’energia nucleare e la bomba atomica sono raccontate nei fumetti, sia ipotizzando cosa succederebbe in caso di una guerra atomica sia mostrandoci un atomo amico e umanizzato.

Da questo punto di vista sono emblematici due personaggi dai nomi molto vicini: Atomino Bip Bip, amico di Topolino creato da Romano Scarpa nel 1959, in mostra con illustrazioni, studi e una tavola della celebre storia “Topolino e il Bip Bip-15” (1960), e Atomino, creato nel 1963 da Marcello Argilli e Vinicio Berti per il settimanale a fumetti Il Pioniere.

Uno spazio particolare è dedicato a due personaggi che prendono vita proprio da una bomba: Godzilla e l’Incredibile Hulk. Per Godzilla sono in mostra alcune tavole realizzate da Alberto Ponticelli per la miniserie "Godzilla: Gangsters & Goliaths". Per l’Incredibile Hulk, uno scienziato che può trasformarsi in un enorme mostro verde dopo essere stato colpito da una “bomba gamma”, sono esposte le tavole di grandi autori del personaggio, come Mark Bagley, Rick Leonardi, Alan Kupperberg.

In mostra anche una tavola di “Watchmen”, il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons che vede nel suo cast Dottor Manhattan, un fisico nucleare che acquisisce immensi poteri dopo essersi ritrovato in un esperimento di fisica subatomica. Lo scontro tra le superpotenze è rappresentato anche in un’illustrazione di Guido Buzzelli, mentre una storia di Renzo Maggi “L’anticreazione” è in mostra con tutte le tavole originali e adatta a fumetti un testo del teologo Jörg Zink sui possibili ultimi sette giorni dell’umanità.

Il tema dei rischi che comportano le armi atomiche e l’energia nucleare è al centro anche di due storie di Diabolik, presenti con le più significative tavole originali: “La luce del male” (1998), in cui il Re del terrore aiuta un vecchio amico colpito dalle radiazioni degli esperimenti atomici su un’isola tropicale, e “Incubo atomico” (2007), dove Diabolik sventa la minaccia di un gruppo di terroristi. Di Dylan Dog invece sono in mostra una selezione di tavole tratta da “La città senza nome” di Gabriella Contu e Giorgio Santucci.

Il fiorente filone post-atomico vede gli autori immaginare come sarebbe il mondo dopo la catastrofe. Tra le tante opere, merita uno spazio particolare il giapponese Ken il guerriero, serie manga e d’animazione molto amata, che nel 2023 festeggia quarant’anni di pubblicazioni. In mostra si trova una copertina di Roberto Ghiddi per il fumetto nell’edizione italiana della Granata Press e due disegni di Masami Suda, un artista che per la serie animata è stato character designer, ideando l’aspetto dei personaggi.

Non potevano mancare le tavole de “L’età della catastrofe”, una storia a fumetti dalla serie Lilith in cui Luca Enoch immagina un’Europa del XX secolo dove non sia avvenuta la Prima guerra mondiale, ma lo spettro della bomba atomica sia comunque presente.

La mostra è arricchita dalla WOW WebApp elaborata da Global Media.

Da martedì a venerdì, ore 15:00-19:00; sabato e domenica ore 14:00-19:00; lunedì chiuso.

Il museo è supportato da Lyra e F.I.L.A.

LOGO
© Copyright 2024. IncartWeb.net - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy