Prima di tutto va chiarito un punto fondamentale: il Journaling è
semplicemente un modo più stiloso di dire “tenere un diario”. Questo non
ne sminuisce però l’utilità, poiché quest'abitudine offre l'accesso a un
database di ricordi e punti di riferimento che saranno sempre utili e
importanti per il nostro oggi e domani. Non a caso il Journaling è una
pratica molto usata nell’ambito del coaching
perché rientra a pieno titolo tra le forme di self-care. È infatti uno strumento semplice, efficace e alla
portata di tutti, per migliorare una pagina alla volta la propria vita; un modo
per “tirare fuori” e lavorare su propri problemi, ma anche per sbloccare la
creatività e ritrovare chiarezza e leggerezza mentale, aiutando a riconnettersi
con la propria interiorità e il proprio intuito.
Non c’è un modo giusto e uno sbagliato di praticare il journaling, e la
quantità di modi diversi di farlo assicura ad ogni persona di trovarne uno che gli
piaccia e corrisponda, poiché la bellezza del journaling sta nella
sua personalizzazione:ognuno è libero di creare le proprie regole, dall'argomento
allo stile di scrittura, dal tempo che gli si dedica al modo.
L’IMPORTANZA DELLA SCRITTURA A MANO
Una regola però sarebbe da seguire: scrivere a mano. È sconsigliato
scrivere con una tastiera al pc o sul telefono perchè l’atto di scrivere a mano
è più liberatorio, e quindi più utile. Scrivendo con la tastiera i segni rossi
del correttore automatico potrebbero distrarre dal flusso dei pensieri rendendo
l'esercizio meno efficace, in più è vero che scrivere a mano è più lento che
farlo con la tastiera, ma questo obbliga a fare una prima “cernita” dei tuoi
pensieri e a mettere su carta solo quelli davvero utili. Per quanto riguarda il
supporto, la varietà di prodotti sul mercato permette di adottare un quaderno
diverso per ogni tipologia di journal.
QUANDO FARE JOURNALING
Si può fare journaling in ogni momento della giornata, anche più volte al
giorno. I momenti più “classici” sono al mattino, appena svegli o subito prima
di iniziare a lavorare per partire con il piede e soprattutto con la testa
giusta, oppure alla sera, prima di andare a dormire, per riflettere sulla
giornata e lasciare andare le emozioni negative prima di concederti il riposo
notturno. È importante trovare la giusta motivazione, e per trarre i maggiori
benefici, come in ogni cosa l’ideale sarebbe inserire la pratica nella propria
routine, e farla diventare un’abitudine.
COME INIZIARE
Journaling prompts: le domande da cui partire
Può succedere di fare fatica a “partire” con il journaling, come in preda
del writer’s block o ostaggio della
pagina bianca. Ovviamente non ce n’è motivo e basta poco per rompere gli
indugi. Un consiglio è quello di cominciare semplicemente: quando si tratta di
tenere un diario, non c'è un modo perfetto per farlo e non bisogna aver paura
di scrivere frasi frammentate o di annotare semplicemente una lista di pensieri
non correlati. L'idea è quella di rinunciare al controllo e seguire ovunque la
mente (e la tua penna) sembrino spaziare. Può essere d’aiuto anche scegliere i
giusti “compagni di viaggio”: un taccuino del tuo colore preferito, ad esempio,
o una penna che scivoli sulla pagina proprio come vuoi tu. Qualsiasi strumento
di scrittura e carta andrà bene, ma avere accessori che piacciano rende il journaling non solo un'abitudine, ma
anche un piacere. Un altro modo per iniziare a tenere il diario è quello di
partire da domande che possano innescare la riflessione, come ad esempio: Come
mi sento in questo momento? Come si svolge la mia mattina/giornata ideale? Che
cosa vorrei imparare/studiare? Quando ho provato felicità questa settimana? Per
che cosa sono grata? Elenca almeno 10 cose.
BENEFICI DEL JOURNALING
Ecco i cinque motivi principali per cui il journaling è sempre più praticato e amato:
STABILIRE E RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI
Non bisogna mai sottovalutare il potere
dell'impegno e dell'autorealizzazione. Annotare i propri obiettivi, senza
limiti di opinioni e giudizi, può essere la spinta giusta per partire.
Scrivendo tutto: idee sparse, step da fare, liste e raggiungimenti per averli
sempre pronti per essere riletti, modificati, pensati ancora.
AUTORIFLESSIONE
Il diario è solo proprio, per questo ci si può scrivere ciò che si vuole, e
come si vuole, il che ci permetterà di essere pienamente sinceri, di metterci
davvero in discussione, di sfidarci, di vedere i cambiamenti, lì nero su
bianco.
CRESCITA PERSONALE
Cominciare a mettere i propri pensieri su carta e svilupparne un dialogo
interiore non è sempre facile ma come sempre l'allenamento rende tutto
pian piano più semplice. La grafia la dice lunga, si può ad esempio imparare a
notare i momenti di rabbia, di felicità, di preoccupazione attraverso la tua
scrittura. Inoltre, tenere un diario nel corso del tempo consente di tracciare
ed esaminare la propria crescita come individuo, o di fare un passo indietro e
vedere come si sono affrontati i problemi passati o se stanno ripetendo errori.
CONSERVARE I RICORDI
Scrivere è prendersi del tempo, è dare risalto a
quello che conta per noi, è tenere ad esempio traccia di un viaggio speciale.
Proprio come scorrere un album fotografico e riscoprire i ricordi, rileggere ti
permetterà di rivivere il tuo passato con parole tue, a volte in misura ancora
maggiore di quanto le foto possano offrire.
ALLEVIARE LO STRESS
Tenere un diario nei momenti difficili della
propria vita permette di trasferire parte del peso sul diario, permette di
buttare fuori, di staccare dei pezzetti.
Allo stesso tempo riservare la propria scrittura
alle esperienze positive che ci accadono e a quello per cui essere grati ci
permette di mettere a fuoco le nostre fortune, i nostri successi e di far
rivivere i propri ricordi felici, semplicemente rileggendo le pagine.
Scrivendo si scarica energia, ci si rilassa, gli
occhi non soffrono come davanti ad uno schermo, la mente si allena.
TIPOLOGIE DI JOURNALING
BRAIN STREAM: L’ARTE DI LASCIAR FLUIRE I PENSIERI
Il beneficio più grande del fare journaling è quello di guadagnare
chiarezza ma soprattutto leggerezza mentale. Spesso nella nostra mente i
pensieri, soprattutto quelli nefasti, lievitano crescono a dismisura, fino a
saturarci e rendendo difficile il ragionamento. Proprio allora si rivela
utilissimo prendere carta e penna, e scrivere ciò che si ha nella testa, senza badare
alla grammatica o alla grafia: far fluire, e tirare fuori i pensieri scrivendo,
come se si stesse svuotando il cervello sulla carta. Lo scopo del brain stream non è quello di giudicare i
pensieri cercando di capire se sono giusti o sbagliati, veri o falsi, ma è
quello di alleggerire la mente perché possa tornare a dedicarsi alle attività
che le riescono meglio, cioè memorizzare e trovare connessioni e soluzioni.
IL POTERE DELLE LISTE
Un altro tipo di journal, forse il più divertente di tutti, utile quando
hai bisogno di svagarti e di alleggerire la tua giornata, è “l’elenco di cose”.
È nato come “bucket list” cioè come la lista di cose da fare prima di morire,
ma possiamo senza dubbio alleggerire il tema!
Puoi fare liste di qualunque tipo, ad esempio: i vestiti che vuoi comprarti
con i saldi, le città italiane che vuoi visitare, i piatti che vuoi imparare a
cucinare, 30 cose da fare prima dei 30 anni, 40 cose prima dei 40, 52 cose da
fare quest’anno, le canzoni che vuoi imparare a suonare con la chitarra o con
il pianoforte, i posti che vuoi visitare nei prossimi 5 anni, le 30 parole che
ti piacciono di più,
le cose che ti danno energia e quelle che te la tolgono.
SCRIVERE UNA LETTERA
Altra pratica diaristica è quella della scrittura di lettere scritte per
rimanere proprie invece che per l’invio. Si può ad esempio scrivere una lettera
di perdono a qualcuno con cui si è arrabbiati o risentiti, per esorcizzare il
risentimento ed estrometterlo Un altro tipo di lettera è la lettera a se stessi
facendo degli immaginari viaggi nel tempo. Cosa diremmo ai noi stessi di 10
anni fa? Cosa ci preoccupava tanto all’epoca che, con il senno di poi, non
aveva alcun senso? E cosa vorresti ti dicesse la te di fra 10 anni? Cosa fa?
Che vita vive? Che obiettivi ha raggiunto? Cosa ti consiglia di fare oggi per
diventare quella donna? Giocare fra passato e futuro, sarà un bellissimo modo
per capire quali sono gli obiettivi che ci interessano, e i valori che ci
stanno davvero a cuore.
DIARIO DELLA GRATITUDINE
Altra diffusa tipologia di journaling
è il diario della gratitudine, utilissimo per affrontare periodi in cui ci si
sente tristi, poveri, o carenti di tempo, soldi, felicità, amici o lavoro… È un
tipo di journal molto popolare che consiste nell’elencare ogni giorno 5-10 cose
per ci si sente grati. Possono essere cose piccole o grandi: dal sorriso scambiato
con un passante, al fatto di avere l’acqua corrente in casa. L’ideale è essere
più specifici possibile e non ripetersi sforzandosi di trovare ogni giorno
cose/persone/situazioni nuove per cui essere grati.
LE RACCOLTE DI IDEE
La raccolta di idee serve invece quando
si hanno un sacco di idee e si necessita un luogo in cui raccoglierle e organizzarle.
È un tipo di journal utilissimo per sviluppare un progetto, di qualunque tipo,
come cambiare lavoro, aprire un profilo Instagram, o scrivere un libro. Avere
un journal da portare sempre con se, e sul quale raccogliere tutte le idee che vengono
in mente è fondamentale per assicurarsi di non perdersene nemmeno una. Avere un
journal dedicato alle idee, sul quale scrivere, fare mappe mentali, fare
disegni o schizzi, aiuta infatti a “vedere” tutte le idee, a collegarle una
all’altra e a ragionare meglio.