Journaling: scopriamo insieme i benefici di questa tendenza, e come iniziare con il piede giusto

15 marzo 2022
Tenere un diario è un ottima abitudine che permette di riflettere sulle proprie attività e sui propri sentimenti, chiarire i pensieri e sviluppare la creatività.

Prima di tutto va chiarito un punto fondamentale: il Journaling è semplicemente un modo più stiloso di dire “tenere un diario”. Questo non ne sminuisce però l’utilità, poiché quest'abitudine offre l'accesso a un database di ricordi e punti di riferimento che saranno sempre utili e importanti per il nostro oggi e domani. Non a caso il Journaling è una pratica molto usata nell’ambito del coaching perché rientra a pieno titolo tra le forme di self-care. È infatti uno strumento semplice, efficace e alla portata di tutti, per migliorare una pagina alla volta la propria vita; un modo per “tirare fuori” e lavorare su propri problemi, ma anche per sbloccare la creatività e ritrovare chiarezza e leggerezza mentale, aiutando a riconnettersi con la propria interiorità e il proprio intuito.

Non c’è un modo giusto e uno sbagliato di praticare il journaling, e la quantità di modi diversi di farlo assicura ad ogni persona di trovarne uno che gli piaccia e corrisponda, poiché la bellezza del journaling sta nella sua personalizzazione:ognuno è libero di creare le proprie regole, dall'argomento allo stile di scrittura, dal tempo che gli si dedica al modo.

 

 

L’IMPORTANZA DELLA SCRITTURA A MANO

 

Una regola però sarebbe da seguire: scrivere a mano. È sconsigliato scrivere con una tastiera al pc o sul telefono perchè l’atto di scrivere a mano è più liberatorio, e quindi più utile. Scrivendo con la tastiera i segni rossi del correttore automatico potrebbero distrarre dal flusso dei pensieri rendendo l'esercizio meno efficace, in più è vero che scrivere a mano è più lento che farlo con la tastiera, ma questo obbliga a fare una prima “cernita” dei tuoi pensieri e a mettere su carta solo quelli davvero utili. Per quanto riguarda il supporto, la varietà di prodotti sul mercato permette di adottare un quaderno diverso per ogni tipologia di journal.

 

 

QUANDO FARE JOURNALING

 

Si può fare journaling in ogni momento della giornata, anche più volte al giorno. I momenti più “classici” sono al mattino, appena svegli o subito prima di iniziare a lavorare per partire con il piede e soprattutto con la testa giusta, oppure alla sera, prima di andare a dormire, per riflettere sulla giornata e lasciare andare le emozioni negative prima di concederti il riposo notturno. È importante trovare la giusta motivazione, e per trarre i maggiori benefici, come in ogni cosa l’ideale sarebbe inserire la pratica nella propria routine, e farla diventare un’abitudine.

 

COME INIZIARE

 

Journaling prompts: le domande da cui partire

 

Può succedere di fare fatica a “partire” con il journaling, come in preda del writer’s block o ostaggio della pagina bianca. Ovviamente non ce n’è motivo e basta poco per rompere gli indugi. Un consiglio è quello di cominciare semplicemente: quando si tratta di tenere un diario, non c'è un modo perfetto per farlo e non bisogna aver paura di scrivere frasi frammentate o di annotare semplicemente una lista di pensieri non correlati. L'idea è quella di rinunciare al controllo e seguire ovunque la mente (e la tua penna) sembrino spaziare. Può essere d’aiuto anche scegliere i giusti “compagni di viaggio”: un taccuino del tuo colore preferito, ad esempio, o una penna che scivoli sulla pagina proprio come vuoi tu. Qualsiasi strumento di scrittura e carta andrà bene, ma avere accessori che piacciano rende il journaling non solo un'abitudine, ma anche un piacere. Un altro modo per iniziare a tenere il diario è quello di partire da domande che possano innescare la riflessione, come ad esempio: Come mi sento in questo momento? Come si svolge la mia mattina/giornata ideale? Che cosa vorrei imparare/studiare? Quando ho provato felicità questa settimana? Per che cosa sono grata? Elenca almeno 10 cose.

BENEFICI DEL JOURNALING

Ecco i cinque motivi principali per cui il journaling è sempre più praticato e amato:


STABILIRE E RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI

Non bisogna mai sottovalutare il potere dell'impegno e dell'autorealizzazione. Annotare i propri obiettivi, senza limiti di opinioni e giudizi, può essere la spinta giusta per partire. Scrivendo tutto: idee sparse, step da fare, liste e raggiungimenti per averli sempre pronti per essere riletti, modificati, pensati ancora.

 

AUTORIFLESSIONE


Il diario è solo proprio, per questo ci si può scrivere ciò che si vuole, e come si vuole, il che ci permetterà di essere pienamente sinceri, di metterci davvero in discussione, di sfidarci, di vedere i cambiamenti, lì nero su bianco.

CRESCITA PERSONALE


Cominciare a mettere i propri pensieri su carta e svilupparne un dialogo interiore non è sempre facile ma come sempre l'allenamento rende tutto pian piano più semplice. La grafia la dice lunga, si può ad esempio imparare a notare i momenti di rabbia, di felicità, di preoccupazione attraverso la tua scrittura. Inoltre, tenere un diario nel corso del tempo consente di tracciare ed esaminare la propria crescita come individuo, o di fare un passo indietro e vedere come si sono affrontati i problemi passati o se stanno ripetendo errori.


 CONSERVARE I RICORDI


Scrivere è prendersi del tempo, è dare risalto a quello che conta per noi, è tenere ad esempio traccia di un viaggio speciale. Proprio come scorrere un album fotografico e riscoprire i ricordi, rileggere ti permetterà di rivivere il tuo passato con parole tue, a volte in misura ancora maggiore di quanto le foto possano offrire.


ALLEVIARE LO STRESS


Tenere un diario nei momenti difficili della propria vita permette di trasferire parte del peso sul diario, permette di buttare fuori, di staccare dei pezzetti.
Allo stesso tempo riservare la propria scrittura alle esperienze positive che ci accadono e a quello per cui essere grati ci permette di mettere a fuoco le nostre fortune, i nostri successi e di far rivivere i propri ricordi felici, semplicemente rileggendo le pagine.
Scrivendo si scarica energia, ci si rilassa, gli occhi non soffrono come davanti ad uno schermo, la mente si allena.

 

TIPOLOGIE DI JOURNALING

 

BRAIN STREAM: L’ARTE DI LASCIAR FLUIRE I PENSIERI

 

Il beneficio più grande del fare journaling è quello di guadagnare chiarezza ma soprattutto leggerezza mentale. Spesso nella nostra mente i pensieri, soprattutto quelli nefasti, lievitano crescono a dismisura, fino a saturarci e rendendo difficile il ragionamento. Proprio allora si rivela utilissimo prendere carta e penna, e scrivere ciò che si ha nella testa, senza badare alla grammatica o alla grafia: far fluire, e tirare fuori i pensieri scrivendo, come se si stesse svuotando il cervello sulla carta. Lo scopo del brain stream non è quello di giudicare i pensieri cercando di capire se sono giusti o sbagliati, veri o falsi, ma è quello di alleggerire la mente perché possa tornare a dedicarsi alle attività che le riescono meglio, cioè memorizzare e trovare connessioni e soluzioni.

 

 

 

 

 

IL POTERE DELLE LISTE

 

Un altro tipo di journal, forse il più divertente di tutti, utile quando hai bisogno di svagarti e di alleggerire la tua giornata, è “l’elenco di cose”. È nato come “bucket list” cioè come la lista di cose da fare prima di morire, ma possiamo senza dubbio alleggerire il tema!

Puoi fare liste di qualunque tipo, ad esempio: i vestiti che vuoi comprarti con i saldi, le città italiane che vuoi visitare, i piatti che vuoi imparare a cucinare, 30 cose da fare prima dei 30 anni, 40 cose prima dei 40, 52 cose da fare quest’anno, le canzoni che vuoi imparare a suonare con la chitarra o con il pianoforte, i posti che vuoi visitare nei prossimi 5 anni, le 30 parole che ti piacciono di più,

le cose che ti danno energia e quelle che te la tolgono.

SCRIVERE UNA LETTERA

 

Altra pratica diaristica è quella della scrittura di lettere scritte per rimanere proprie invece che per l’invio. Si può ad esempio scrivere una lettera di perdono a qualcuno con cui si è arrabbiati o risentiti, per esorcizzare il risentimento ed estrometterlo Un altro tipo di lettera è la lettera a se stessi facendo degli immaginari viaggi nel tempo. Cosa diremmo ai noi stessi di 10 anni fa? Cosa ci preoccupava tanto all’epoca che, con il senno di poi, non aveva alcun senso? E cosa vorresti ti dicesse la te di fra 10 anni? Cosa fa? Che vita vive? Che obiettivi ha raggiunto? Cosa ti consiglia di fare oggi per diventare quella donna? Giocare fra passato e futuro, sarà un bellissimo modo per capire quali sono gli obiettivi che ci interessano, e i valori che ci stanno davvero a cuore.

 

DIARIO DELLA GRATITUDINE

 

Altra diffusa tipologia di journaling è il diario della gratitudine, utilissimo per affrontare periodi in cui ci si sente tristi, poveri, o carenti di tempo, soldi, felicità, amici o lavoro… È un tipo di journal molto popolare che consiste nell’elencare ogni giorno 5-10 cose per ci si sente grati. Possono essere cose piccole o grandi: dal sorriso scambiato con un passante, al fatto di avere l’acqua corrente in casa. L’ideale è essere più specifici possibile e non ripetersi sforzandosi di trovare ogni giorno cose/persone/situazioni nuove per cui essere grati.

 

LE RACCOLTE DI IDEE

 

La  raccolta di idee serve invece quando si hanno un sacco di idee e si necessita un luogo in cui raccoglierle e organizzarle. È un tipo di journal utilissimo per sviluppare un progetto, di qualunque tipo, come cambiare lavoro, aprire un profilo Instagram, o scrivere un libro. Avere un journal da portare sempre con se, e sul quale raccogliere tutte le idee che vengono in mente è fondamentale per assicurarsi di non perdersene nemmeno una. Avere un journal dedicato alle idee, sul quale scrivere, fare mappe mentali, fare disegni o schizzi, aiuta infatti a “vedere” tutte le idee, a collegarle una all’altra e a ragionare meglio.

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