“Giambattista Piranesi. Architetto senza tempo”: è questo il titolo della mostra ospitata nelle sale rinnovate di Palazzo Sturm, a Bassano del Grappa (VI), visitabile fino al 19 ottobre 2020. In occasione del terzo centenario della nascita di Piranesi (1720-1778), la città ha scelto di omaggiare il grande genio dell’artista di origini venete, uno dei giganti dell’incisione mondiale, esponendo il suo patrimonio grafico. La mostra — a cura di Chiara Casarin e Pierluigi Panza — propone al pubblico per la prima volta il corpus completo di incisioni piranesiane, circa 570 opere, capolavori grafici patrimonio delle raccolte di Biblioteca e Musei Civici bassanesi. Le opere comprendono le più celebri Vedute di Roma, alle quali si aggiungono i quattro tomi delle Antichità Romane. La mostra gode, inoltre, dell’importante collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia per il prestito di 16 tavole tratte dalla celebre serie delle Carceri d’Invenzione.
Tra i soggetti delle incisioni esposte, ce ne sono alcuni che fanno parte della celebre Raccolta Remondini, gli stessi scelti da Grafiche Tassotti per la realizzazione di 4 biglietti d’auguri ispirati alla mostra, che sono disponibili presso il book shop dello Sturm.
Il primo biglietto, con soggetto Uroboros, è particolarmente significativo perché riprende l’incisione riguardante l’ex-libris realizzato dal Piranesi per la sua biblioteca, scelta come grafica del manifesto della mostra; a seguire tre vedute: della piramide di Caio Cestio, del Sepolcro di Santa Costanza e dell’Arco di Costantino.
I biglietti Tassotti, pensati dall’azienda – eccellenza del territorio bassanese – come azione di supporto e promozione della mostra (come già fatto in precedenza con quella dedicata a Dürer), sono stampati su cartoncino ecologico avorio 200 gr e riportano sul retro tutte le informazioni utili ai visitatori per la visita.
Con questa simbologia storica, Tassotti vuole testimoniare quanto, ancora una volta, l’insegnamento degli antichi sia vivo nella produzione artistica del presente. Principio che si riflette nelle proposte attualmente a catalogo, che si distinguono proprio per la reinterpretazione in chiave contemporanea dei classici Remondiniani.