Carta penna e libertà: l'essenza degli scarabocchi

9 gennaio 2023
Vi capita di scarabocchiare mentre parlate al telefono, ascoltate una persona o l’insegnante? Molti pensano che sia di un modo per ingannare il tempo. Ma queste figure senza un ordine apparente ci dicono molto di più.

PREGIUDIZI SUGLI SCARABOCCHI

Negli anni della scuola è accaduto a molti di noi di ritrovarsi a scarabocchiare sul foglio durante le spiegazioni dei professori, e questo può essere stato letto, visto, e valutato in maniera negativa, come carenza di attenzione o di interesse. Questa interpretazione negativa è stata anche aiutata dalle varie definizioni date al vocabolo dai vari dizionari, per esempio: (…) “scrivere svogliatamente, senza impegno” (…) oppure (…) “scrivere, disegnare male” (…).

Il senso comune ci spinge infatti a pensare che il fenomeno “scarabocchio” rappresenti una distrazione dal compito e che, di conseguenza, non vengano immagazzinate nella memoria le informazioni. Lo scarabocchiare può essere percepito dall’insegnante come una disattenzione verso i contenuti della lezione, di conseguenza viene connotato e rimproverato.

INTERPRETAZIONI PSICOLOGICHE

Dato che i disegni scaturiscono, negli scarabocchi, in modo automatico, ha senso provare ad attribuire loro una motivazione o un significato recondito. L’automatismo, infatti, funziona un po’ come i lapsus freudiani, le dimenticanze e le inversioni di nomi. Un esempio classico ormai da barzelletta è quello del marito che chiama la moglie col nome dell’amante, ovviamente quando è distratto o magari nel sonno. Quando la parte razionale di noi allenta le redini, ecco che le emozioni prendono il sopravvento e il nostro vissuto più profondo si manifesta senza censure.
Ebbene, gli scarabocchi vanno letti in questa stessa chiave: poiché si producono quando la razionalità è occupata in altre cose “più importanti”, le emozioni hanno il campo libero. Se la mano va da sé e gli sghiribizzi riempiono il foglio, possiamo leggere in essi il nostro temperamento, i nostri desideri, la nostra sensibilità. Insomma, un test immediato su chi siamo veramente, dietro la facciata delle quotidiane incombenze.

SCARABOCCHIARE PER LA QUIETE DELLA MENTE

Per la psicologia, gli scarabocchi sono importanti perché scritti senza coscienza, la mano viene mossa direttamente dall’inconscio.

Lo scarabocchio serve a tenere occupato l’emisfero sinistro, quell’emisfero che crea il pensiero razionale, quello che ci fa vagare con la fantasia facendoci perdere alcuni pezzi di discorso.

In un ascolto interpretato dall’emisfero sinistro rischiamo di non sospendere il pensiero di critica/giudizio e quindi ci sarebbe difficile accedere a nuove intuizioni, alternative, che ci aiuterebbero a trovare delle soluzioni diverse, perché secondo la teoria del problem-solving noi dovremmo spostarci verso la ricerca di soluzioni diverse, un nuovo modo di vedere il problema che può solo avvenire tramite l’emisfero destro perché ci porta ad un ascolto attivo e attento ai dettagli.

Per cui se vogliamo evitare che il nostro pensiero ci porti a sognare ad occhi aperti durante una riunione, una lezione o un convegno, scarabocchiare è tutt’altro che controproducente!

I 6 BENEFICI DELLO SCARABOCCHIO:

1.      Scarabocchiare facilita la concentrazione: secondo una ricerca del 2009 è stato riscontrato che chi scarabocchia durante l’ascolto di una telefonata riesce a captare il 29 per cento delle informazioni in più rispetto a chi prende solo appunti. L’autrice dello studio, Jackie Andrade, docente di psicologia all’università di Plymouth nel Regno Unito, insieme ad alcuni colleghi ha ipotizzato che l’ascolto e lo scarabocchio si combinino in modo perfetto. Scarabocchiando si attivano le risorse esecutive del nostro cervello rendendoci multi-tasking e questo migliora la concentrazione.

 

2.      Scarabocchiare aiuta a memorizzare: una giornalista californiana, Thyn Ahn Vo, ha raccontato che scarabocchiare mentre si trova nella riunione di lavoro l’aiuta a cogliere più dettagli del contesto, rispetto a quello che possono dare le semplici note scritte.

 

3.      Lo scarabocchio ci aiuta a focalizzarci sull’ascolto: per la professoressa di filosofia Jesse Prinz, scarabocchiare aiuta le persone a mantenere uno stato di ascolto puro. “Fare scarabocchi realizza il perfetto equilibrio fra ascoltare troppo e ascoltare troppo poco. Se non lo faccio, ho difficoltà a concentrarmi. Sono giunta alla conclusione che il doodling mi rende recettiva”.

 

4.      Scarabocchiare stimola la creatività: questi disegnini sono una forma d’arte, e con la pratica dello scarabocchio libera da insicurezze, permettendo di dedicarsi senza pregiudizi ad attività creative e manuali.

 

5.      Nuove idee: lo scarabocchio aiuta ad essere più aperti e recettivi alle idee degli altri. Se si è scarabocchiato durante una riunione, quando viene chiesta la nostra opinione si è più pronti a darla, ed è più facile trovare una soluzione ai problemi; una situazione di lucidità mentale simile a quella che si crea dopo una meditazione.

 

6.      Lo scarabocchio ci aiuta a bloccare il “ruminio mentale”: l’attenzione riposta sul disegnare delle linnee ripetute, quieta la produzione di pensieri nocivi all’ascolto attivo e di conseguenza apre le porte all’emisfero destro dove risiedono la creatività e la quiete.

 

 

Cosa sono gli scarabocchi? Possono includere di tutto; nomi, fiori, righe, firme, quadretti ripetuti in continuazione. Tutto quello che nasce in quel momento e che ci aiuta a bloccare i pensieri.

È interessante rilevare come alcune persone fuori dal comune, abbiano utilizzato la tecnica dello scarabocchio in modo “inconsapevole” o consapevol; tra queste: Leonardo, Balzac, Beethoven, John Fitzgerald Kennedy, Ronald Reagan, e Vladimir Nabokov.

SCARABOCCHI… ESPRESSIVI

Gli scarabocchi sono anche una forma per esprimere gli stati d’animo. Infatti, la rabbia, l’allegria e l’angoscia, molte volte si esprimono attraverso dei disegni; segnali dell’inconscio che possono risultare perfettamente leggibili per psicologi e grafologi in funzione della pressione, della velocità, della forza o della forma che li distinguono.

In pratica gli scarabocchi sono relazionati con la capacità dissociativa della nostra mente: da una parte stiamo parlando al telefono, ascoltando un discorso in un convegno, in una riunione o tentando di risolvere un problema in modo consapevole, dall’altra l’inconscio si esprime attraverso la forme disegnate più diverse.  Così, i grafologi e gli psicologi hanno intravisto alcuni significati in questi tracciati senza alcun senso apparente: andiamo a fondo.

 

POSIZIONE DEGLI SCARABOCCHI

Se sono in mezzo della pagina del quaderno o del libro significa che sei una persona estroversa, che riceve tutta l’attenzione di cui ha bisogno.

Se sono in alto significa che hai buona fiducia nelle tue idee e sei ambizioso nelle tue aspirazioni.

Se sono in basso significa che sei una persona pratica e concreta.

Se sono a sinistra rappresentano il passato, qualcosa che ti è ritornato alla memoria, di te e della tua famiglia. Ma possono anche rappresentare i dettagli che non sai cosa vogliono dire di quello che stai ascoltando.

Se sono a destra riguardano il futuro, le cose che vorresti fare, ma anche quelle che non ti sono chiare della lezione o di quello che stai ascoltando.

QUANDO ESISTE UN PREDOMINIO DELLE LINEE RETTE

Quando formano o meno delle figure geometriche, questo può indicare energia e durezza. Il predominio dell’attività mentale, la logica, l’autocontrollo e la capacità di risolvere i problemi.

 

QUANDO VI È IL PREDOMINIO DEI QUADRATI

Indica che la persona è alla ricerca di sicurezza; che tenta di aggrapparsi a ciò che conosce e che è convenzionale e mantiene controllata l’aggressività. Il tentativo di mantenere il controllo a tutti i costi.

QUANDO NEGLI SCARABOCCHI PERSISTONO I TRIANGOLI

Questi ci indicano resistenza e aggressività. Vi è un predominio della ragione e dell’intelletto anche se nella direzione dell’intransigenza, della rigidezza e dell’opposizione. Si possono interpretare anche come segnali di ambizione, desiderio e trionfo.

QUANDO PREDOMINANO LE CROCI

Se queste si presentano con dei tratti delle stesse dimensioni possono segnalare la ricerca dell’equilibrio, mentre che la croce cristiana può simbolizzare il lato divino della sofferenza.

QUANDO GLI SCARABOCCHI ASSUMONO LA FORMA DI STELLE

Queste in senso archetipico simbolizzano i principi che presiedono l’armonia dei mondi: lo psicologico e lo spirituale. Significano la ricerca di guida ma possono anche nascondere una certa impazienza.

QUANDO PREDOMINANO LE CURVE

Si è indotti a pensare che le persone si lascino influenzare dagli aspetti emotivi, che si tratta di persone emotive, affettuose e cordiali. Persone che desiderano piacere e che nelle relazioni interpersonali sanno essere tenere e simpatiche.

QUANDO ASSUMONO LA FORMA DI SPIRALI

Si deve fare attenzione a non confondere le curve con le spirali. Queste ultime suggeriscono una persona che tende ad aggirare continuamente le situazioni prima di agire, che sceglie i preamboli quando parla e tenta di attirare l’attenzione. Forse può apparire un po’ narcisista ed egocentrica, così come tendenzialmente ossessiva, che gira intorno alla stessa idea fissa oggetto delle sue preoccupazioni. Le spirali suggeriscono anche disperazione, o l’esistenza di problemi più complessi.

QUANDO PREDOMINANO I CERCHI

La predominanza dei cerchi rappresenta la ricerca del proprio senso, di se stessi. Mentre che i cerchi concentrici esprimono che la persona è angosciata dai suoi propri problemi o pensieri, dai quali gli risulta difficile uscire a causa dell’eccessiva prudenza. Ma … se i cerchi sono pieni al loro interno, tendono ad indicare uno spirito libero.

Se inoltre lo scarabocchio è troppo ricalcato, può indicare ansia, insieme ad aggressività e angoscia. Anche se si potrebbe trattare di depressione momentanea causata da un fatto preciso.

Se lo scarabocchio è lento, senza pressione ed energia, trasmette passività, scarsa attenzione e concentrazione. Generalmente è indice di tendenze depressive. In cambio, se è energico e rapido, mostra un carattere vitale, energico, imprenditoriale e da lottatore, che però potrebbe anche includere impazienza e precipitazione.

Quando gli scarabocchi sono nel centro della pagina suggeriscono la necessità di attrarre attenzione o il tentativo di conquistare uno spazio personale. La parte superiore della pagina è la favorita per coloro che hanno fiducia in se stessi mentre che a destra, vicino al margine, si riferisce a coloro che necessitano di comunicare urgentemente un messaggio. Gli scarabocchi a sinistra simbolizzano sentimenti nostalgici e tendenza depressiva.

 

Finalmente, ci tengo a puntualizzare che negli scarabocchi si intravedono anche differenze di genere. Gli uomini tendono a disegnare figure geometriche mentre che le donne disegnano volti o figure umane. Naturalmente, queste idee devono essere considerate come semplici teorie.

COSA VUOL DIRE RIPETERE SEMPRE LO STESSO SCARABOCCHIO COME IL NOME/LA FIRMA

Indica un’insicurezza a livello di personalità e scarabocchiandola si cerca di definire una propria identità. I ragazzi, che sono in fase di crescita, spesso tendono ad imitare la firma degli altri, come fanno per i vestiti o le pettinature: vuol dire che non hanno ancora una personalità stabile e cercano modelli in cui identificarsi.

SCARABOCCHI CON SIMBOLI

Il cuore vuol dire che sei innamorato di qualcuno… ma puoi anche essere deluso dall’amore se il cuore è spezzato

La stella indica ottimismo e anche ambizione

gli scarabocchi di occhi e ciglia indicano una persona attenta a ciò che la circonda, oppure guardinga. Se li disegni grandi vuol dire che hai una personalità espansiva, se piccoli e stretti, più riservata. Gli occhi chiusi possono indicare un rifiuto a guardarsi dentro. Se sono scuri puoi avere dei problemi che vorresti risolvere.

La bocca che sei una persona che parla molto, oppure timida, che vorrebbe o sente il bisogno di parlare di più

Le barche invece vogliono dire che hai voglia di fuggire e di stare da solo

La casa infine indica bisogno di sicurezza. Se però mancano le finestre o la porta, allora il senso di sicurezza manca.

Scarabocchi con fiori con petali tondi, nuvole, cerchi vogliono dire che sei persona rilassata, senza particolari problemi, in pace con te stessa.

Scarabocchiare sui libri significa voglia di apprendere, di memorizzare.

Scarabocchiare figure tridimensionali come per esempio cubi, piramidi, ecc indicano voglia di affermare i propri spazi e la propria privacy

PERCHÈ SI SCARABOCCHIA?

La nostra mente è divisa in due parti: la coscienza, che controlla i ragionamenti e le azioni volontarie di un individuo, e l’inconscio, che controlla le emozioni ed è anche il custode di tutto ciò che non esprimiamo perchè non capiamo cosa vuole dire o ce ne vergogniamo (“se lo dico chissà cosa pensano di me”), o non sta bene dirli (“non lo dico alla mamma altrimenti si arrabbia”).

Queste emozioni, se non le si esprime a parole, vengono fuori in altri modi, perché vogliono dire qualcosa di importante: per esempio nei sogni o negli scarabocchi, disegni spontanei, cioè quando la nostra sfera cosciente è impegnata a fare altro (come dormire o ascoltare la lezione… non per forza nello stesso momento). Fare scarabocchi infatti vuole un po’ dire… sto sognando ad occhi aperti: mentre la coscienza è concentrata ad ascoltare, come quando dorme, il nostro inconscio è libero di esprimersi… come nei sogni.

“THE DOODLE BOY”

 

Joe Whale è un ragazzo di tredici anni diventato una vera star nel mondo dell’illustrazione con i sui scarabocchi. Dai banchi di scuola, dove i sui ghirigori destavano le ire degli insegnanti, agli ingaggi da parte dei Reali inglesi, e della Nike. Joe disegna da quando aveva tre anni e ha sempre amato rappresentare mostri e alieni; spesso redarguito a scuola dagli insegnanti, poichè sorpreso a distrarsi in disegni e scarabocchi. Quei disegni però attirano l’attenzione della sua maestra del corso d’arte pomeridiano, a cui lo avevano iscritto i genitori, con l’intento di valorizzare la sua creatività. La maestra di arte intuisce subito che quello di Joe è un talento speciale, e suggerisce ai genitori di creare un profilo Instagram dove pubblicare i suoi disegni. Il primo a contattarlo è il gestore di un ristorante che chiede a Joe di decorare con i suoi scarabocchi una delle pareti del locale. Da allora Joe Whale, ormai noto con il soprannome di “The doodle boy” (il ragazzo degli scarabocchi)  ha decorato numerose pareti - anche di ospedali -, ha illustrato una collana di libri per bambini, realizzato le illustrazioni per il set di una programma televisivo della Nbc, e addirittura rappresentato uno dei tour in treno di William e Kate, lavoro commissionatogli direttamente dalla famiglia reale. Oggi The doodle boy ha 120mila follower su Instagram, 50mila su YouTube, un'app per smartphone e un sito web su cui vende stampe dei suoi disegni e una linea di vestiti decorati con le sue creazioni. A catturare l’attenzione della Nike è stato però il regalo che Joe ha fatto al papà per il compleanno: un paio di scarpe da ginnastica firmate del noto brand americano, decorate con uno dei suoi inconfondibili scarabocchi.

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