PREGIUDIZI SUGLI SCARABOCCHI
Negli anni della scuola è accaduto a molti di noi di ritrovarsi a
scarabocchiare sul foglio durante le spiegazioni dei professori, e questo può
essere stato letto, visto, e valutato in maniera negativa, come carenza di
attenzione o di interesse. Questa interpretazione negativa è stata anche
aiutata dalle varie definizioni date al vocabolo dai vari dizionari, per
esempio: (…) “scrivere svogliatamente, senza impegno” (…) oppure (…) “scrivere,
disegnare male” (…).
Il senso comune ci spinge infatti a pensare che il fenomeno “scarabocchio”
rappresenti una distrazione dal compito e che, di conseguenza, non vengano
immagazzinate nella memoria le informazioni. Lo scarabocchiare può essere
percepito dall’insegnante come una disattenzione verso i contenuti della
lezione, di conseguenza viene connotato e rimproverato.
INTERPRETAZIONI PSICOLOGICHE
Dato che i disegni scaturiscono, negli scarabocchi, in modo automatico, ha
senso provare ad attribuire loro una motivazione o un significato recondito.
L’automatismo, infatti, funziona un po’ come i lapsus freudiani, le
dimenticanze e le inversioni di nomi. Un esempio classico ormai da barzelletta
è quello del marito che chiama la moglie col nome dell’amante, ovviamente
quando è distratto o magari nel sonno. Quando la parte razionale di noi allenta
le redini, ecco che le emozioni prendono il sopravvento e il nostro vissuto più
profondo si manifesta senza censure.
Ebbene, gli scarabocchi vanno letti in questa stessa chiave: poiché si
producono quando la razionalità è occupata in altre cose “più importanti”, le
emozioni hanno il campo libero. Se la mano va da sé e gli sghiribizzi riempiono
il foglio, possiamo leggere in essi il nostro temperamento, i nostri desideri,
la nostra sensibilità. Insomma, un test immediato su chi siamo veramente,
dietro la facciata delle quotidiane incombenze.
SCARABOCCHIARE PER LA QUIETE
DELLA MENTE
Per la psicologia, gli scarabocchi sono importanti perché scritti senza
coscienza, la mano viene mossa direttamente dall’inconscio.
Lo scarabocchio serve a tenere occupato l’emisfero sinistro, quell’emisfero
che crea il pensiero razionale, quello che ci fa vagare con la fantasia
facendoci perdere alcuni pezzi di discorso.
In un ascolto interpretato dall’emisfero sinistro rischiamo di non
sospendere il pensiero di critica/giudizio e quindi ci sarebbe difficile
accedere a nuove intuizioni, alternative, che ci aiuterebbero a trovare delle
soluzioni diverse, perché secondo la teoria del problem-solving noi dovremmo
spostarci verso la ricerca di soluzioni diverse, un nuovo modo di vedere il
problema che può solo avvenire tramite l’emisfero destro perché ci porta ad un
ascolto attivo e attento ai dettagli.
Per cui se vogliamo evitare che il nostro pensiero ci porti a sognare ad
occhi aperti durante una riunione, una lezione o un convegno, scarabocchiare è
tutt’altro che controproducente!
I 6 BENEFICI
DELLO SCARABOCCHIO:
1.
Scarabocchiare facilita la concentrazione: secondo una ricerca del 2009 è
stato riscontrato che chi scarabocchia durante l’ascolto di una telefonata
riesce a captare il 29 per cento delle informazioni in più rispetto a chi
prende solo appunti. L’autrice dello studio, Jackie Andrade, docente di
psicologia all’università di Plymouth nel Regno Unito, insieme ad alcuni
colleghi ha ipotizzato che l’ascolto e lo scarabocchio si combinino in modo
perfetto. Scarabocchiando si attivano le risorse esecutive del nostro cervello
rendendoci multi-tasking e questo migliora la concentrazione.
2.
Scarabocchiare aiuta a memorizzare: una giornalista californiana, Thyn Ahn
Vo, ha raccontato che scarabocchiare mentre si trova nella riunione di lavoro
l’aiuta a cogliere più dettagli del contesto, rispetto a quello che possono
dare le semplici note scritte.
3.
Lo scarabocchio ci aiuta a focalizzarci sull’ascolto: per la professoressa
di filosofia Jesse Prinz, scarabocchiare aiuta le persone a mantenere uno stato
di ascolto puro. “Fare scarabocchi realizza il perfetto equilibrio fra
ascoltare troppo e ascoltare troppo poco. Se non lo faccio, ho difficoltà a
concentrarmi. Sono giunta alla conclusione che il doodling mi rende recettiva”.
4.
Scarabocchiare stimola la creatività: questi disegnini sono una forma
d’arte, e con la pratica dello scarabocchio libera da insicurezze, permettendo
di dedicarsi senza pregiudizi ad attività creative e manuali.
5.
Nuove idee: lo scarabocchio aiuta ad essere più aperti e recettivi alle
idee degli altri. Se si è scarabocchiato durante una riunione, quando viene
chiesta la nostra opinione si è più pronti a darla, ed è più facile trovare una
soluzione ai problemi; una situazione di lucidità mentale simile a quella che
si crea dopo una meditazione.
6.
Lo scarabocchio ci aiuta a bloccare il “ruminio mentale”: l’attenzione
riposta sul disegnare delle linnee ripetute, quieta la produzione di pensieri
nocivi all’ascolto attivo e di conseguenza apre le porte all’emisfero destro
dove risiedono la creatività e la quiete.
Cosa sono gli scarabocchi? Possono includere di tutto; nomi, fiori, righe,
firme, quadretti ripetuti in continuazione. Tutto quello che nasce in quel
momento e che ci aiuta a bloccare i pensieri.
È interessante rilevare come alcune persone fuori dal comune, abbiano
utilizzato la tecnica dello scarabocchio in modo “inconsapevole” o consapevol;
tra queste: Leonardo, Balzac, Beethoven, John Fitzgerald Kennedy, Ronald
Reagan, e Vladimir Nabokov.
SCARABOCCHI… ESPRESSIVI
Gli scarabocchi sono anche una forma per esprimere gli stati
d’animo. Infatti, la rabbia, l’allegria e l’angoscia, molte volte si esprimono
attraverso dei disegni; segnali dell’inconscio che possono risultare
perfettamente leggibili per psicologi e grafologi in funzione della pressione,
della velocità, della forza o della forma che li distinguono.
In pratica gli scarabocchi sono relazionati con la capacità
dissociativa della nostra mente: da una parte stiamo parlando al telefono,
ascoltando un discorso in un convegno, in una riunione o tentando di risolvere
un problema in modo consapevole, dall’altra l’inconscio si esprime attraverso
la forme disegnate più diverse. Così, i
grafologi e gli psicologi hanno intravisto alcuni significati in questi
tracciati senza alcun senso apparente: andiamo a fondo.
POSIZIONE DEGLI SCARABOCCHI
Se sono in mezzo della pagina del quaderno o del libro
significa che sei una persona estroversa, che riceve tutta l’attenzione di cui
ha bisogno.
Se sono in alto significa che hai buona fiducia nelle tue
idee e sei ambizioso nelle tue aspirazioni.
Se sono in basso significa che sei una persona pratica e
concreta.
Se sono a sinistra rappresentano il passato, qualcosa che ti
è ritornato alla memoria, di te e della tua famiglia. Ma possono anche
rappresentare i dettagli che non sai cosa vogliono dire di quello che stai
ascoltando.
Se sono a destra riguardano il futuro, le cose che vorresti
fare, ma anche quelle che non ti sono chiare della lezione o di quello che stai
ascoltando.
QUANDO ESISTE UN PREDOMINIO DELLE LINEE RETTE
Quando formano o meno delle figure geometriche, questo può
indicare energia e durezza. Il predominio dell’attività mentale, la logica,
l’autocontrollo e la capacità di risolvere i problemi.
QUANDO VI È IL PREDOMINIO DEI QUADRATI
Indica che la persona è alla ricerca di sicurezza; che tenta
di aggrapparsi a ciò che conosce e che è convenzionale e mantiene controllata
l’aggressività. Il tentativo di mantenere il controllo a tutti i costi.
QUANDO NEGLI SCARABOCCHI PERSISTONO I TRIANGOLI
Questi ci indicano resistenza e aggressività. Vi è un
predominio della ragione e dell’intelletto anche se nella direzione
dell’intransigenza, della rigidezza e dell’opposizione. Si possono interpretare
anche come segnali di ambizione, desiderio e trionfo.
QUANDO PREDOMINANO LE CROCI
Se queste si presentano con dei tratti delle stesse
dimensioni possono segnalare la ricerca dell’equilibrio, mentre che la croce
cristiana può simbolizzare il lato divino della sofferenza.
QUANDO GLI SCARABOCCHI ASSUMONO LA FORMA DI STELLE
Queste in senso archetipico simbolizzano i principi che
presiedono l’armonia dei mondi: lo psicologico e lo spirituale. Significano la
ricerca di guida ma possono anche nascondere una certa impazienza.
QUANDO PREDOMINANO LE CURVE
Si è indotti a pensare che le persone si lascino influenzare
dagli aspetti emotivi, che si tratta di persone emotive, affettuose e cordiali.
Persone che desiderano piacere e che nelle relazioni interpersonali sanno
essere tenere e simpatiche.
QUANDO ASSUMONO LA FORMA DI SPIRALI
Si deve fare attenzione a non confondere le curve con le
spirali. Queste ultime suggeriscono una persona che tende ad aggirare
continuamente le situazioni prima di agire, che sceglie i preamboli quando
parla e tenta di attirare l’attenzione. Forse può apparire un po’ narcisista ed
egocentrica, così come tendenzialmente ossessiva, che gira intorno alla stessa
idea fissa oggetto delle sue preoccupazioni. Le spirali suggeriscono anche
disperazione, o l’esistenza di problemi più complessi.
QUANDO PREDOMINANO I CERCHI
La predominanza dei cerchi rappresenta la ricerca del
proprio senso, di se stessi. Mentre che i cerchi concentrici esprimono che la
persona è angosciata dai suoi propri problemi o pensieri, dai quali gli risulta
difficile uscire a causa dell’eccessiva prudenza. Ma … se i cerchi sono pieni
al loro interno, tendono ad indicare uno spirito libero.
Se inoltre lo scarabocchio è troppo ricalcato, può indicare
ansia, insieme ad aggressività e angoscia. Anche se si potrebbe trattare di
depressione momentanea causata da un fatto preciso.
Se lo scarabocchio è lento, senza pressione ed energia,
trasmette passività, scarsa attenzione e concentrazione. Generalmente è indice
di tendenze depressive. In cambio, se è energico e rapido, mostra un carattere
vitale, energico, imprenditoriale e da lottatore, che però potrebbe anche
includere impazienza e precipitazione.
Quando gli scarabocchi sono nel centro della pagina
suggeriscono la necessità di attrarre attenzione o il tentativo di conquistare
uno spazio personale. La parte superiore della pagina è la favorita per coloro
che hanno fiducia in se stessi mentre che a destra, vicino al margine, si
riferisce a coloro che necessitano di comunicare urgentemente un messaggio. Gli
scarabocchi a sinistra simbolizzano sentimenti nostalgici e tendenza
depressiva.
Finalmente, ci tengo a puntualizzare che negli scarabocchi
si intravedono anche differenze di genere. Gli uomini tendono a disegnare
figure geometriche mentre che le donne disegnano volti o figure umane.
Naturalmente, queste idee devono essere considerate come semplici teorie.
COSA VUOL DIRE RIPETERE SEMPRE LO STESSO SCARABOCCHIO
COME IL NOME/LA FIRMA
Indica un’insicurezza a livello di personalità e
scarabocchiandola si cerca di definire una propria identità. I ragazzi, che
sono in fase di crescita, spesso tendono ad imitare la firma degli altri, come
fanno per i vestiti o le pettinature: vuol dire che non hanno ancora una
personalità stabile e cercano modelli in cui identificarsi.
SCARABOCCHI CON SIMBOLI
Il cuore vuol dire che sei innamorato di qualcuno… ma puoi
anche essere deluso dall’amore se il cuore è spezzato
La stella indica ottimismo e anche ambizione
gli scarabocchi di occhi e ciglia indicano una persona
attenta a ciò che la circonda, oppure guardinga. Se li disegni grandi vuol dire
che hai una personalità espansiva, se piccoli e stretti, più riservata. Gli
occhi chiusi possono indicare un rifiuto a guardarsi dentro. Se sono scuri puoi
avere dei problemi che vorresti risolvere.
La bocca che sei una persona che parla molto, oppure timida,
che vorrebbe o sente il bisogno di parlare di più
Le barche invece vogliono dire che hai voglia di fuggire e
di stare da solo
La casa infine indica bisogno di sicurezza. Se però mancano
le finestre o la porta, allora il senso di sicurezza manca.
Scarabocchi con fiori con petali tondi, nuvole, cerchi
vogliono dire che sei persona rilassata, senza particolari problemi, in pace
con te stessa.
Scarabocchiare sui libri significa voglia di apprendere, di
memorizzare.
Scarabocchiare figure tridimensionali come per esempio cubi,
piramidi, ecc indicano voglia di affermare i propri spazi e la propria privacy
PERCHÈ SI SCARABOCCHIA?
La nostra mente è divisa in due parti: la coscienza, che
controlla i ragionamenti e le azioni volontarie di un individuo, e l’inconscio,
che controlla le emozioni ed è anche il custode di tutto ciò che non esprimiamo
perchè non capiamo cosa vuole dire o ce ne vergogniamo (“se lo dico chissà cosa
pensano di me”), o non sta bene dirli (“non lo dico alla mamma altrimenti si
arrabbia”).
Queste emozioni, se non le si esprime a parole, vengono
fuori in altri modi, perché vogliono dire qualcosa di importante: per esempio
nei sogni o negli scarabocchi, disegni spontanei, cioè quando la nostra sfera
cosciente è impegnata a fare altro (come dormire o ascoltare la lezione… non
per forza nello stesso momento). Fare scarabocchi infatti vuole un po’ dire…
sto sognando ad occhi aperti: mentre la coscienza è concentrata ad ascoltare,
come quando dorme, il nostro inconscio è libero di esprimersi… come nei sogni.
“THE DOODLE BOY”
Joe Whale è un ragazzo di tredici
anni diventato una vera star nel mondo dell’illustrazione con i sui
scarabocchi. Dai banchi di scuola, dove i sui ghirigori destavano le ire degli
insegnanti, agli ingaggi da parte dei Reali inglesi, e della Nike. Joe disegna da
quando aveva tre anni e ha sempre amato rappresentare mostri e alieni; spesso
redarguito a scuola dagli insegnanti, poichè sorpreso a distrarsi in disegni e
scarabocchi. Quei disegni però attirano l’attenzione della sua maestra del
corso d’arte pomeridiano, a cui lo avevano iscritto i genitori, con l’intento
di valorizzare la sua creatività. La maestra di arte intuisce subito che quello
di Joe è un talento speciale, e suggerisce ai genitori di creare un profilo
Instagram dove pubblicare i suoi disegni. Il primo a contattarlo è il
gestore di un ristorante che chiede a Joe di decorare con i suoi scarabocchi
una delle pareti del locale. Da allora Joe Whale, ormai noto con il
soprannome di “The doodle boy” (il ragazzo degli scarabocchi) ha decorato
numerose pareti - anche di ospedali -, ha illustrato una collana di libri per
bambini, realizzato le illustrazioni per il set di una programma televisivo
della Nbc, e addirittura rappresentato uno dei tour in treno di William e Kate,
lavoro commissionatogli direttamente dalla famiglia reale. Oggi The doodle
boy ha 120mila follower su Instagram, 50mila su YouTube, un'app per smartphone
e un sito web su cui vende stampe dei suoi disegni e una linea di vestiti
decorati con le sue creazioni. A catturare l’attenzione della Nike è stato
però il regalo che Joe ha fatto al papà per il compleanno: un paio di scarpe da
ginnastica firmate del noto brand americano, decorate con uno dei suoi
inconfondibili scarabocchi.