Nell’era delle connessioni superveloci, dei giochi
multiplayer online e dei social potrebbe sembrare un controsenso, eppure negli ultimi anni il
mercato dei board game e il numero di titoli pubblicati sono
cresciuti moltissimo.
La diffusione è
anche dovuta alla nascita di molti LudoPub e centri di aggregazione basati
proprio su questo tipo di giochi. I giochi da tavolo sinfatti ono prima di
tutto occasione di incontro-confronto e di socialità. Che mescolano il puro
svago e l’evasione in mondi lontani e stupefacenti, allo stimolo intellettuale
e creativo che trasforma e rielabora esperienze quotidiane. Se per molti anni
in Italia il board game poteva essere tradotto in Risiko e Monopoly, e le
alternative note erano ben poche, oggi la situazione è profondamente diversa: un grafico di Board Game Geek, il
più grande sito per giocatori del mondo, mostra come fino agli anni Duemila il
numero di titoli pubblicati sia sostanzialmente costante e contenuto. Ma poi,
intorno al cambio di millennio, si va incontro a un forte aumento e, dal 2010,
una vera impennata. Nel 2019 si sono superati i 4.500 nuovi giochi
pubblicati. Questa espansione dell’offerta rientra in una crescita
complessiva del mercato. Crescita che la pandemia non ha ostacolato, ma ha favorito,
al netto delle difficoltà nella produzione e nella distribuzione. Forse le
ragioni si possono cercare nel ritorno a serate in casa, magari con un numero
ristretto di ospiti, che spingono a voler trovare nuovi modi di interagire, che
escano dalla tradizionale “chiacchierata” e risultino stimolanti e
accattivanti.
Visto
il moltiplicarsi dei titoli negozi di giocattoli e cartolerie possono
fare fatica a rimanere aggiornati sui titoli di maggior successo, e rischiare
di non riuscire a intercettare l’interesse dei clienti e a far fronte in modo
adeguato alla crescente domanda.
Ce n’è per tutti i gusti: i
tradizionali competitivi, i party games, i collaborativi, e i semi-collaborativi. Ecco una breve panoramica delle tipologie di
gioco e dei titoli che si sono affermati come best sellers e long sellers negli
ultimi anni.
Nuovi Classici
Si tratta di giochi dalle
meccaniche geniali e ben bilanciate, con il tradizionale gusto per la sfida e
la competizione, ve ne sono di complessi e strutturati e altri con regole più
snelle.
Alta Tensione
Gioco intelligente e dalle
meccaniche ben studiate, presenta un certo grado di complessità e
sofisticazione che impone una certa pazienza nell’apprendere le regole, ma una
volta imparato ripaga a pieno. Nel corso della partita i giocatori si sfidano
per la supremazia nella fornitura di elettricità nel paese. Ideato in Germania
è oggi molto apprezzato dagli appassionati della penisola.
Carcassonne
Ispirato dall’omonima città
medioevale francese, si tratta di un gioco a mappa componibile in cui la
plancia viene creata dai giocatori stessi durante la partita; questo, oltre a
costituire la principale strategia, garantisce partite sempre diverse. Lo scopo
è quello di totalizzare più punti vittoria prima che si esauriscano tutte le
tessere che compongono il tabellone di gioco creando e occupando città, strade,
campi ed abbazie. Un classico intramontabile, sempre moderno ed
attuale, che sta beneficiando della nuova fortuna dei boad game, per
entrare nelle case degli italiani.
Party games
Come suggerisce il loro nome,
i party games sono veri e propri “giochi da
festa”. Dimentica le ore perse per spiegare al malcapitato neofita le regole
–più o meno complesse – dei giochi più strutturati e tradizionali: questi Board
Game nascono per essere facili e divertenti, con regole intuitive, un concept stilizzato e un design accattivante. Tra i titoli più
fortunati in questa tipologia vanno sicuramente citati:
Dixit
Gioco immediato e facile da
imparare, che si basa sulla potenza evocativa delle immagini Dixit consiste in una sfida a trovare una
descrizione adatta alle carte illustrate di cui si compone il gioco: non troppo
didascalica da risultare banale, né troppo criptica da impedire l’associazione
tra parole e figure.
Taboo
Creato nel 1989, ma
la cui fortuna è in continua crescita Taboo è in party game da giocare dai 4
giocatori in su. Lo scopo del gioco è quello di indovinare una determinata parola senza
utilizzare le parole “simili” proibite. Vince chi arriva prima al traguardo di
punti stabilito.
Collaborativi
I giochi da tavolo collaborativi sono in parte ispirati al
gioco di ruolo, con i partecipanti che fanno squadra contro gli ostacoli posti
dal gioco stesso. Questi
giochi, insieme ai party games, hanno allargato moltissimo il pubblico, perché
pensati per andare oltre alla meccanica dell’esclusione dei perdenti, che
altrimenti devono stare a guardare finché la partita non finisce. Esistono
inoltre i semi-collaborativi, nei quali la vittoria è individuale ma
l’evoluzione della partita impone la cooperazione tra giocatori per perseguire
obiettivi propri.
Pandemic