Àncora Store: vento di cultura, sogni e creatività

5 giugno 2020
A Milano c’è un luogo di incontro e scambio di idee dove l’editoria si unisce con la caffetteria, la cartoleria generica e di alta gamma si sposano con i prodotti per il corpo e le specialità gastronomiche. Si tratta di una combinazione vincente, in cui il benessere intellettuale e spirituale incontrano quello del corpo. Franca Galimberti, direttrice di Àncora Store, ci ha parlato con contagioso entusiasmo di questa realtà.
Ci racconta la storia di Àncora Store? Qual è la filosofia che caratterizza il negozio?
Àncora Store nasce otto anni fa a Milano su ispirazione dei Book Bar americani, (anche se noi europei potremmo rivendicarne l’intuizione risalendo ai primi Caffè Letterari del Settecento…). In ogni caso ci allettava l’idea di creare uno spazio di socialità in cui sfogliare un libro potesse essere un’attività ancora più piacevole se accompagnata dalla possibilità di sorseggiare un caffè o deliziarsi con un pasticcino fresco. Da noi si può anche mangiare: le nostre pause pranzo sono affollate di impiegati, visto che siamo circondati da aziende (Maciachini Center). Tant’è vero che alle 19 chiudiamo: non è una zona di movida, ma di concentrazione di terziario.

Com’è organizzata la vostra offerta? Quali tipologie di prodotti affiancano la caffetteria e l’editoria?
Oltre alla Caffetteria, c’è appunto lo Store che vende in massima parte libri (con un settore particolarmente curato e dedicato ai bambini e ai ragazzi) e poi cancelleria scolastica, articoli da regalo, prodotti per il benessere del corpo e specialità gastronomiche. Questi ultimi articoli provengono da monasteri: creme, cioccolato e marmellate di eccellente qualità prodotti da frati e suore in monasteri italiani. Ci sembra moderna e stimolante l’idea di coniugare lo star bene fisico con quello spirituale, garantita altresì dal fatto che derivi concretamente da mani che trasmettono una sapienza di ricette e formule millenarie (le marmellate delle Suore di Vitorchiano, il cioccolato dei Monaci Trappisti, i profumi e le tisane dei Monaci Camaldolesi…). Non dimentichiamo che Àncora Store fa parte del gruppo Àncora srl e appartiene ai Pavoniani, una comunità religiosa: la mission deve essere rispettata…

Quali trend hanno caratterizzato le abitudini di acquisto dei clienti del settore cartoleria negli ultimi anni? Che importanza ha questa categoria nel catalogo di Ancora Store?
La nostra cartoleria all’interno del negozio occupa una buona parte, perché deve soddisfare le richieste quotidiane, utili e mirate dei ragazzi che frequentano le scuole proprio intorno a noi; poi c’è una cancelleria di alto livello, che si avvicina al concetto dell’idea regalo, più trendy e chic, di marca e originale. Da noi si può trovare insomma una Bic o le tempere o l’album da disegno, ma anche l’astuccio firmato, il diario ricercato in carta di riso o il set con il taccuino e una candela profumata. È una parte importantissima dello Store che abbiamo sempre curato molto.

Quali sono, invece, le tendenze che riguardano l’editoria per bambini e ragazzi?
Anche in questo caso ho da subito percorso una duplice strada. In Àncora Store non manca l’editoria più meramente commerciale e nota al grande pubblico dei giovani lettori, come potrebbe essere Geronimo Stilton, il Diario di una Schiappa o testi di tutti quei personaggi che passano in televisione sotto forma di cartoni animati o trasmissioni seriali (Gormiti, Peppa Pig, Heidi…). Senza nulla togliere a questi libri, che sono necessari in molti casi per far approcciare un bimbo alla carta stampata, abbiamo albi illustrati, testi profondi di letteratura per l’infanzia che certamente offrono molto di più a livello di lingua, messaggi, percorsi narrativi. Seguiamo in maniera ossessiva i Premi più ricercati nel mondo dell’editoria per bambini e ragazzi, che cerchiamo di sposare con le richieste dei tanti insegnanti nostri clienti. Non mi interessa gestire “solo” una libreria; mi interessa, ritenendomi da sempre più una trafficante di sogni e idee che una commerciante in senso stretto (perché questo fa il libraio), creare cultura, favorire il dibattito di opinioni, fomentare socialità. Questa è la nostra più autentica mission, senza alcuna falsa retorica: l’idea che la lettura/la cultura ci salverà.

Quali servizi/iniziative integrano la vostra offerta prodotti?
Ogni settimana organizziamo incontri con autori sia per gli adulti sia per i ragazzi. Abbiamo due Gruppi di Lettura (uno Senior e l’altro Junior), siamo molto attivi in rete con iniziative che vanno a supporto dei nostri clienti/lettori che vogliono rimanere aggiornati sulle novità editoriali oppure approcciarvisi in maniera meno stereotipata. L’anno scorso per esempio ci siamo inventati il quarto d’ora culturale in pausa pranzo: è una grande soddisfazione vedere la nostra verandina affollata di impiegati che decidono di mangiare da noi e di ascoltare per quindici minuti uno scrittore che parla di arte o di letteratura o di poesia. Non mi piace e non coltivo l’idea della libreria come santuario invalicabile e paludato. La libreria è democrazia, spazio aperto, agorà di creatività. Da noi non si trova un ambiente ingessato, ma contemporaneo, a volte anche disordinato, ma solo perché riflette lo spirito dei nostri tempi; vogliamo trasmettere il messaggio autentico che leggere è un atto importante e gioioso, un atto rivoluzionario direi.

Quanto è importante, per Àncora Store, il ruolo di un personale esperto e formato a supporto dei clienti nel momento della scelta del prodotto da acquistare?
È fondamentale. La competenza deve essere sempre altissima. È l’unico aspetto del libraio che gli consente di meritarsi fiducia e di distinguersi rispetto all’organizzazione meramente algoritmica dei servizi in rete.
Aggiornamenti, corsi, tutti i canali che veicolino formazione sono da noi perseguiti con puntigliosa meticolosità.

Dopo un lungo lockdown, ci siamo gradualmente affacciati alla fase della ripresa. Come avete affrontato questo periodo di emergenza? Quali sono, nella vostra offerta, gli articoli che sono mancati maggiormente ai vostri clienti?
Fin dal primo giorno di lockdown, abbiamo attivato e mantenuto una costante presenza fissa su tutti i nostri social (Facebook, Twitter, You Tube e Instagram) che ci ha consentito di riprendere subito le vendite, non appena è stato possibile. Ai nostri clienti è mancato proprio il libro: la disponibilità di tempo e la situazione spirituale, che ha portato involontariamente con sé un evento traumatico come una pandemia, hanno fatto scattare il desiderio di approfondimento, di riflessione, di conoscenza più profonda di sé. Le parole sono potenti e danno conforto. Sempre.

Come è stata accolta la riapertura del negozio da parte della vostra clientela? Quali previsioni potete fare per il futuro?
I clienti sono stati tutti contentissimi della nostra riapertura: ancora adesso notiamo che tanti passano, entrano, ci salutano, hanno desiderio di parlare e confidarsi con noi. Altri hanno ancora paura e preferiscono dialogare con noi via mail, preferendo il servizio di consegna a domicilio o la spedizione. Stiamo dando il massimo, consapevoli che sarà durissima. Si registra un calo nazionale del 50% del fatturato registrato nello stesso periodo del 2019. L’aria che tira è pesantissima, ma per carattere e per mission sono un’entusiasta di prima categoria. Non si molla mai, soprattutto quando ci sono delle difficoltà. Leggere tanti libri deve pur portare a coraggio e resilienza, sennò che testimonial autentico sarei?!


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