La carta è protagonista all’Officina della Scrittura

11 ottobre 2018
La mostra "Di Carta - Edizioni e fogli preziosi tra antico e contemporaneo" celebra l'originalità e la raffinatezza del più straordinario dei supporti in quasi 100 opere tra volumi, incisioni, libri d'artista e tavole cinematografiche.... da un'idea di Paola Gribaudo, a cura di Pierluca Nardoni con il coordinamento scientifico di Maria Gioia Tavoni e con il sostegno di Fedrigoni-Fabriano. La mostra sarà visitabile fino al 3 febbraio.
Officina della Scrittura, il primo museo al mondo interamente dedicato al Segno e alla Scrittura, continua nella sua intensa attività espositiva: ha aperto infatti la sesta rassegna in meno di due anni, espressione di una continua ricerca di percorsi di approfondimento sulle tematiche care al Museo.
Il nuovo progetto prosegue l’intenzione di celebrare per tutto il 2018 il binomio simbolico “Carta e Penna”, tema già centrale nella precedente mostra “Liber Fare. La collezione di libri d’artista dell’Accademia di Belle Arti di Palermo” e da intendersi come preparatorio rispetto alle molte iniziative previste per il Centenario di Aurora Penne (1919-2019), storico marchio torinese nella cui Manifattura è ospitato il Museo.
La mostra “Di Carta”, nata da un’idea di Paola Gribaudo e il cui progetto scientifico è stato affidato a Pierluca Nardoni, giovane autore di esposizioni di successo come “Ejzenstejn. La rivoluzione delle immagini” alle Gallerie degli Uffizi, e a Maria Gioia Tavoni, storica del libro di fama internazionale, è stata inaugurata il 10 ottobre in una sala gremita e aperta al pubblico dall’11 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019.
Prende vita lungo il percorso museale un vero e proprio excursus sulle potenzialità della carta lavorata a mano esplorate da cartai, tipografi ed artisti di ogni epoca, guidando il pubblico alla riscoperta del fascino estetico e del piacere sensoriale di un materiale raffinato e polivalente, che di frequente viene dato per scontato o, peggio, per spacciato.
“La carta e la scrittura a mano – afferma Cesare Verona, patron di Aurora – fanno parte dell’Uomo, della sua storia come del suo futuro. Troppo spesso e da troppe direzioni il loro valore viene messo in dubbio”. La mostra, che ha ricevuto il sostegno di importanti associazioni e aziende del settore, come l’Associazione Italiana dei Musei della Carta e della Stampa (AIMSC), Fedrigoni e Fabriano, contribuisce a portare su tali aspetti attenzione e curiosità, anche grazie ad una ricca programmazione di attività laboratoriali e di approfondimento sul tema. L’evento espositivo propone infatti sei sezioni all’interno delle quali le funzioni estetiche della carta si presentano in alcuni momenti esemplari.
La mostra, attraverso la ricchezza degli spunti proposti, auspica che la carta e il libro possano ritornare ad essere il veicolo di trasmissione di cultura e di comprensione, recuperando il significato originale del “sapere”, così congiunto al “sapore” da farci riscoprire un gusto, un olfatto e, in questo caso più che mai, un tatto.
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