La forza di una famiglia il coraggio di cambiare

30 maggio 2010
Per 100 anni la famiglia Cattaneo, con l’omonima cartoleria, ha legato la propria storia a quella di Lecco diventando punto di riferimento per generazioni di clienti. Viaggio al centro dei punti vendita italiani.

Era il 1911 quando Antonio Cattaneo, dimostrando una lungimiranza ante litteram, decise di crearsi un proprio canale di sbocco verso il pubblico. Così affiancò, alla già ben avviata tipografia, una cartoleria che divenne, in un breve lasso di tempo un punto di riferimento per tutti gli abitanti di Oggiono (Lecco).

In costante evoluzione

Antonio Cattaneo portò l’attività al massimo splendore. Fu lui, nel 1930, a cercare nuovi stimoli e a trovarli proprio qui a Lecco, dove, nella centralissima via Roma, aprì la prima cartoleria Luigi Cattaneo, che divenne, negli anni, uno degli esercizi commerciali di successo nell’operosa Lecco. La cartoleria si amplia in maniera esponenziale, a tappe forzate. All’assortimento di quaderni e abbecedari per le scuole elementari che hanno caratterizzato l’offerta degli esordi si aggiungono, dopo poco meno di un decennio, i giocattoli (era il periodo a cavallo fra gli anni ’40 e ’50 e il Meccano e Monopoli erano i giochi più richiesti dai bambini) a cui seguiranno le penne stilografiche di lusso.

“Negli anni ’50 – raccontano le due figlie di Antonio Cattaneo – entriamo anche noi nell’attività. Il terzo figlio, Paolo, continua l’ attività storica della famiglia ovvero la tipografia di Oggiono che nel frattempo ha visto una crescita importante diventando una casa editrice”.

La casa editrice Paolo Cattaneo Grafiche è attiva ancora oggi ed è specializzata, oltre che in pubblicazioni divulgative inerenti alla Brianza, anche in libri di gran pregio come, ultima editata in ordine di tempo, l’edizione dei Promessi Sposi illustrata da Mantegazza. Lo sviluppo della tipografia in casa editrice coincide con un trend che segna anche la vita della cartoleria. Infatti, nel periodo che va dagli anni ’60 agli anni ’70, la lettura diventa un hobby anche per il grande pubblico. Questa nuovo modo di impiegare il tempo libero spinge Antonio e le figlie ad arricchire l’offerta con romanzi, saggi e tanti libri che, ben presto, riempiono gli scaffali e ‘Il Cattaneo’, come viene amichevolmente chiamato il negozio, diventa carto-libreria. Sempre negli anni ’70, Antonio Cattaneo incontra i signori Buffetti che rimangono impressionati dalle sue capacità imprenditoriali e decidono di aprire insieme a lui uno dei primi punti vendita dedicati all’ufficio, in Italia. I locali del nuovo  punto Buffetti erano sempre qui in via Roma, proprio davanti alle vetrine della carto-libreria”.

Gli anni ’80 e il fashion

Un cambiamento importante arriva per ‘il Cattaneo’ negli anni ’80. I ragazzi, e non solo, cercano zaini,  astucci ma anche quaderni, matite e penne ‘firmate’. È il periodo degli stilisti e delle marche di moda. Così si presenta la necessità di ripensare completamente agli spazi espositivi.

“Un altro insegnamento di Antonio Cattaneo – ricordano nello staff della cartoleria – e che noi continuiamo a onorare e che ci ha permesso di passare indenni attraverso i cambiamenti e alle crisi, è innovare senza mai adagiarsi sui traguardi raggiunti. Noi, ogni giorno della nostra storia, abbiamo innovato. Appena arrivati in negozio ci chiedevamo il perché di questo continuo mutamento di merci, di disposizione degli spazi, di servizi… Poi abbiamo trovato la risposta: il cliente vuole trovare sempre uno stimolo per entrare in un negozio”.

La  riorganizzazione terrà conto della necessità dei clienti di guardare, di toccare, di valutare quello che stanno acquistando. La prima vera trasformazione vede la scomparsa dell’enorme bancone che separa i commessi dai clienti. Al suo posto, compare un tavolo, attorno al quale potersi muovere agilmente. Anche gli spazi stessi mutano e la superficie del punto vendita viene suddivisa in aree tematiche, presidiate da altrettanti addetti alla vendita, specializzati per tipologia di prodotto. Anche la zona libreria necessita di un restyling.

Infatti il numero dei titoli è lievitato a vista d’occhio e il turnover è sempre più veloce. Così non hanno più senso di esistere gli altissimi scaffali di oltre sei piani dove, nei ripiani più alti, soggiornano libri di cui nessuno, nemmeno gli stessi commessi, ricordano più l’esistenza. L’altezza degli scaffali si ridimensiona e i libri vengono portati a misura d’occhio e di consultazione dei possibili clienti. Così, come in un gioco di domino, nel 2006 il punto Buffetti si sposta fuori dall’isola pedonale e i suoi spazi vengono occupati dalla libreria.

“Anche la libreria – continua Tina Cattaneo – è un riconoscimento alla storicità e alla professionalità ‘del Cattaneo’. Infatti questo nuovo punto vendita è uno dei pochissimi in Italia aperti in partnership con Mondadori con insegna congiunta”.

I locali della libreria diventano anche la location non solo per incontri con gli autori ma anche per eventi pensati per avvicinare i giovani alla lettura. “Siamo in contatto – dice Anna Maria Regazzoni (Responsabile per la libreria) – con diverse scuole di ogni ordine e grado del circondario. Per loro organizziamo incontri mirati non solo con gli scrittori ma anche con esperti del settore che intrattengono, in maniera mirata, i giovani parlando o giocando, a seconda dell’età dei ragazzi, con i libri”.

Tornando in cartoleria

Grandi cambiamenti hanno toccato, recentemente, anche l’offerta della cartoleria. Poco meno di tre anni fa arrivano gli oggetti di arredamento e di design e col tempo, alle proposte delle case più importanti del  design internazionale, si affiancano anche le griffe del mondo della bigiotteria. Collane, orecchini e altri bijou fanno oggi bella mostra nelle teche, valorizzati come fossero dei gioielli.

“Anche nella cartoleria – ci raccontano – abbiamo portato avanti la politica di partnership con i nostri clienti più importanti. Abbiamo allestito, insieme a marchi di rilievo dei diversi settori, degli shop in shop. Così dopo Montblanc, è arrivato l’angolo Caran D’Ache, la zona Piquadro e quella Camomilla. Con questi partner organizziamo anche degli eventi. Per esempio con Montblanc abbiamo portato in negozio una grafologa, mentre con Caran D’Ache abbiamo indetto un concorso di pittura per bambini”.

Pubblicato su Incart 157 - Maggio/Giugno 2010 - Di Alessandra Iannello

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